ECCELLENZE
Giorgetti premia Federiconi
Il ministro alla cerimonia del Collegio provinciale dei Geometri che ha assegnato all’ex assessore varesino il riconoscimento alla carriera professionale

«Il Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di Varese rinnova stima e gratitudine al maestro di professione Luigi Federiconi che da ben 50 anni onora la categoria esercitando la delicata attività intellettuale con dignità e competenza». Così recita il riconoscimento assegnato a Federiconi, già assessore alla Tutela ambientale di Varese, con una cerimonia alla quale hanno partecipato il presidente del Collegio, Fausto Alberti, il ministro Giancarlo Giorgetti, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri e il presidente della Provincia e sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli. Non sono cinquanta ma settanta» ha precisato, sorridendo, il premiato, alludendo ai vent’anni di lavoro svolti, all’inizio della sua carriera, al Catasto. Alla consegna dell’attestato è scattato un lungo applauso da parte della platea. E il ministro Giorgetti ha evidenziato di Federiconi anche l’impegno sul fronte dell’educazione ambientale col progetto “Sentinelle dell’acqua”, portato avanti per anni a Varese in partnership col Comune di Senigallia. Federiconi, figura storica della destra varesina, ha compiuto 90 anni ma va ancora in studio, il suo studio a Varese, a ridosso del Tribunale, tutti i giorni.
Nel corso della cerimonia è stato citato anche il suo impegno nelle valutazioni sul risanamento del lago di Varese che, ora, torna balneabile (il 2 luglio i primi tuffi), ricordando la lettera che gli fu inviata nel ‘94 dal ministro dell’Ambiente e, successivamente, quella nel 2014 di Attilio Fontana, ex sindaco di Varese, oggi presidente della Regione, per il “manifesto a difesa dell’acqua”.
Ecco il testo delle lettera che arrivò da Roma: «Egregio dottor Federiconi ho sottoposto a valutazione degli uffici competenti la problematica (lago di Varese Ndr) da Lei presentata, con particolare riferimento alle proposte di intervento per la salvaguardia del lago di Varese. Fatti salvi gli interventi sui collettori, sui quali in linea di principio si concorda, gli altri proposti (interventi sull'impianto di depurazione, interventi sullo smaltimento dei fanghi il recupero energetico suscitando qualche perplessità sulla relativa efficacia, necessiterebbero di un particolare approfondimento».
Il ministero annunciava quindi la disponibilità «ad un confronto di ordine tecnico dal vivo». «Per quanto attiene - proseguiva la lettera - agli interventi diretti sul lago, che riguardano essenzialmente la rimozione dei sedimenti contenenti fosforo presenti nei fondali, che rappresentano il punto focale del problema eutrofizzazione dell’acqua, risulterebbe interessante verificarne le possibili applicazioni attraverso uno studio di fattibilità e quindi un intervento dimostrativo. Nello specifico la proposta relativa alle possibilità di immettere reagenti chimici nelle acque lacustri, capaci di rendere insolubile il fosforo presente nei sedimenti, si ritiene meritevole di essere considerata anche in relazione ai risultati ottenuti in alcune nazioni europee. Per concludere si sottolinea che la conoscenza del Piano di risanamento regionale delle acque costituisce il riferimento indispensabile per la programmazione degli interventi».
Federiconi di recente è stato promotore di un’iniziativa in ricordo dei varesini che hanno dato lustro alla città e alla provincia.
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