VIALE DIAZ
«Il dosso crea rischi e non risolve i guai»
Max Rogora: «Mi adeguo alla scelta del sindaco ma non sperimentare altre soluzioni è un’occasione persa»

«Il sindaco è il capo, perciò mi adeguo senza problemi alla sua decisione. Certo, non nego che avrei preferito sperimentare soluzioni differenti». Per l’assessore alla Viabilità, Massimo Rogora, la scelta di Emanuele Antonelli di realizzare un mega-rialzo stradale in viale Diaz (all’altezza degli incroci maledetti con le vie Orrù e Verri) non è quella ideale per risolvere il problema degli incidenti in quel pericoloso tratto.
«Con rammarico, apprendo da La Prealpina che i giochi sono fatti – premette Rogora -. Dispiace, perché ancora settimana scorsa avevo avuto riunioni con Agesp e i Lavori pubblici per mettere in sicurezza l’area. A mio parere, bisognerebbe approfittare dei lavori per la rotonda del tribunale per sistemare una volta per tutte la viabilità della zona. Non farlo sarebbe un’occasione persa».
FAR RALLENTARE
Accantonando tutte le altre ipotesi in campo, il sindaco (che ha la delega ai Lavori pubblici) ha optato per sistemare un maxi-dosso in quel segmento del viale della Gloria, in modo da obbligare gli automobilisti a rallentare. Max Rogora aveva in mente altre idee, a cominciare «dalla reintroduzione del doppio senso di marcia in via Volturno, dando così modo a chi si deve immettere su viale Diaz di utilizzare la rotonda, anziché il pericoloso stop di via Verri». «Capisco che questa soluzione comporterebbe il sacrificio di una decina di parcheggi - spiega - ma non è nulla in confronto ai benefici che otterremmo in termini di sicurezza. Centinaia di residenti mi chiamano per dirmi che per uscire in macchina dalle vie Machiavelli e Verri bisognava farsi ogni volta il segno della croce».
L’assessore avrebbe voluto sperimentare sul campo la sua proposta nel mese di agosto: «Se non avesse funzionato, ci sarebbe sempre stata la possibilità di tornare indietro. Ma non provarci neanche significa perdere un’occasione unica».
CRITICITÀ E PERICOLI
Per Rogora, un maxi-dosso non solo non risolverebbe la criticità, ma comporterebbe qualche rischio, «sia per i pedoni, sia per le ambulanze e i vigili del fuoco che transitano ripetutamente sul viale. Piuttosto si potrebbe realizzare un’isola spartitraffico che permetta ai pedoni di attraversare con un po’ più di serenità». Il delegato alla Viabilità ritiene improponibile un paragone tra l’incrocio Diaz/Verri/Machiavelli e quello tra le vie Galvani e Isonzo, vicino al Museo del Tessile, dove è stata allestita un’infrastruttura simile a quella immaginata dal sindaco: «Parliamo di due strade con un flusso viabilistico diverso - osserva -. E poi in via Galvani i limiti di velocità sono stati portati a 30 chilometri all’ora, cosa difficilmente replicabile in viale Diaz».
Insomma, pur accettando le decisioni del sindaco, Rogora auspica ancora che si possa testare in questo mese di agosto l’ipotesi studiata insieme al Comando della Polizia locale: «Una soluzione messa a punto da professionisti che conoscono a fondo i problemi della viabilità».
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