L’EMERGENZA
In 45 minuti gli ripuliscono la casa
Alfio Crespi, segretario del moto club bustese, sconsolato: «Mi hanno portato via i ricordi di una vita»

«In pochi minuti mi hanno portato via i ricordi di una vita».
Alfio Crespi, segretario del moto club bustese, scuote la testa sconsolato: mercoledì pomeriggio è uscito di casa con la moglie per acquistare un paio di pantaloni.
Quando è rientrato, i ladri avevano ribaltato cassetti e armadio in camera da letto.
Sono spariti oggetti in oro molto cari alla famiglia: la fede nuziale della madre scomparsa di recente, l’anello con le iniziali appartenuto al padre, la medaglia ottenuta dalla banca per cui Crespi ha lavorato tutta la vita, dopo 35 anni di impegno.
Quella di Crespi è una villetta a due piani, nella zona di via Quintino Sella. «Siamo usciti alle 17, quando iniziava a fare buio, il tempo di raggiungere un negozio che conosco e tornare - riferisce il bustocco - Alle 17.45 abbiamo aperto la porta esterna con le chiavi, nel corridoio che porta a casa mia e al piano superiore, dove viveva mia madre, la porta dell’abitazione era stata scassinata. Credo che l’abbiano forzata per uscire, per entrare sono passati dalla finestra del bagno, che è stata rotta».
Dal cortile esterno, al bagno, a tutti i locali della casa. Campo libero, ma per pochi minuti. I ladri, o forse un ladro singolo, se li sono fatti bastare.
«Noi viviamo al piano terreno - racconta Crespi - I pochi oggetti d’oro a cui tenevo particolarmente li avevo nascosti bene, eppure li hanno trovati. Sono ricordi preziosi che non si possono ricomprare: sia quelli appartenuti ai miei genitori, sia la medaglia conquistata in una vita di lavoro. È la prima volta che entrano i ladri in casa, è un vero choc. Forse li abbiamo disturbati quando ho aperto il cancello, rientrando: questo ha permesso di salvare qualche oggetto, che non hanno fatto in tempo a trovare».
In camera da letto era tutto sottosopra, comodini, letto e armadio rivoltati. Nelle altre camere non hanno fatto in tempo ad arrivare, così come al piano superiore dove, di fatto, non c’è nulla, soltanto i mobili senza suppellettili.
Nel giardino un’impronta è rimasta. La polizia, giunta sul posto dopo la chiamata dei proprietari, ne ha preso atto.
«Devono avermi curato quando uscivo - riferisce Crespi - Hanno scavalcato il muro di cinta, forse era una persona sola».
Impegnati nell’inventario, per completare la denuncia di furto, i Crespi appaiono disorientati: «Qualcuno dice che quando in città arriva il circo si ripetono le “visite” in casa, io non credo perché siamo molto distanti. Quel che è certo è che siamo stufi. In un primo momento ho pensato che se ne avessi preso uno, avrebbe pagato per tutti. Adesso sono dispiaciuto, non per l’oro ma per quello che quegli oggetti rappresentano».
Tra i bustocchi, molti si dicono solidali. Alcuni suggeriscono le “telecamere in casa, che ora costano davvero poco, si collegano al cellulare e scatenano l’allarme a ogni movimento”.
Su Facebook, una bustese raccolta la propria esperienza: «In meno di mezz’ora hanno agito, quando sono rientrata sono scappati dal balcone, hanno portato via il poco oro che avevo e nessuno ha visto o ha sentito rumori: hanno rotto il vetro della finestra e sollevato il letto».
Un’altra residente è angosciata: «Due sere fa, in zona Frati, la mia consuocera andando a riporre la spazzatura in cortile si è accorta della presenza di un uomo acquattato dietro un bidone che, alle sue grida, si è dileguato saltando la staccionata alta due metri con grande agilità».
«Nel condominio di fronte al mio hanno rubato in due appartamenti, alle 16, arrampicandosi su per i balconi. E mai nessuno che vede nulla!».
Il disagio cresce. La rabbia pure. Intanto, i ladri continuano purtroppo a colpire.
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