FERROVIE
Busto, la stazione fa paura
Disagi per i passeggeri della sera. Patto per la sicurezza


Urla che rimbombano tra i binari e non si sa da dove provengano con esattezza. Sembrano una richiesta di aiuto incomprensibile in realtà sono solo ragazzini che seminano paura e ansia tra i passeggeri. È lo scenario di insicurezza che si vive alla stazione Nord dove un gruppetto agita gli utenti che rischiano di essere travolti dai teppistelli.
Weekend di paura
È sabato sera, quando il Malpensa Express fa tappa allo scalo delle Ferrovie Nord di via Vincenzo Monti. È uno dei treni partiti dal Terminal 1 di Malpensa e diretto a Milano Cadorna, si ferma e scendono pochi passeggeri, arrivati con valigie pesanti. Hanno bagagli da trasportare e saranno costretti a farlo a braccia, un gradino dopo l’altro, perché l’ascensore tra il binario uno e il binario due è ancora fuori servizio - sarà nuovamente attivo solo dalla fine di maggio come si legge su un cartello - e le scale mobili funzionano ma solo in discesa.
Aria d’insicurezza
Mentre i passeggeri sono alle prese con i disagi all’interno allo scalo ferroviario, la situazione peggiora a causa dell’aria di insicurezza che si respira tra i binari praticamente deserti e ci vogliono parecchi minuti prima di comprendere dove si debba passare. Tramortiti da urla belluine, con voci che si fanno fatica a distinguere e una volta risaliti, i passeggeri si trovano poi di fronte a ragazzi che si ricorrono e spintonano, oltre a qualche adulto che è evidentemente un senzatetto pronto a passare qualche ora al riparo della stazione.
Frequentazioni difficili
Dirigendosi alla svelta verso l’uscita, si viene seguiti passo dopo passo dal gruppo di ragazzi di cui non si comprendono le intenzioni. Sono giovanissimi ma seminano ugualmente paura tra i passeggeri che cercano di uscire il prima possibile dalla stazione per non restare da soli. In via Vincenzo Monti, da tempo le frequentazioni sono difficili sia all’interno che all’ombra della stazione, tanto da essere divenuto uno dei punti più controllati dalle forze dell’ordine. Si tratta di uno snodo ferroviario dove sta crescendo l’attenzione anche da parte dell’amministrazione comunale.
Rafforzare i presidi
L’assessore alla sicurezza Salvatore Loschiavo è consapevole dell’esigenza di tenere sotto controllo la stazione anche rispetto alle segnalazioni arrivate alla polizia locale e al protocollo di intesa su Stazioni sicure appena rinnovato con prefettura di Varese e Regione Lombardia. «C’è l’esigenza soprattutto tra i pendolari e nei fine settimana di avere maggiore attenzione sulle stazioni», spiega Loschiavo, «Non ci sono mai stati episodi gravissimi tuttavia le zone ferroviarie da sempre sono snodi sensibili anche per i malintenzionati».
Accordo con il prefetto
Il tema dei giovani al momento è in fase di analisi e non è sottovalutato. «In generale questo servizio organizzato anche con la polizia locale è finalizzato alla prevenzione e al contrasto di atti vandalici e altri comportamenti che ingenerano insicurezza nella popolazione». Di fatto il tema delle “stazioni sicure” non è solo una questione bustocca (e non è nemmeno nuovo): non è un caso che l’accordo firmato a livello regionale con la Prefettura di Varese coinvolga Trenord, Rete ferroviaria italiana, Ferrovie Trenord, Agenzia per il trasporto locale del bacino di Como, Lecco e Varese (Tpl) e i Comuni capofila di Varese, Busto Arsizio e Gallarate oltre al Comune di Ferno (per via di Malpensa).
Progetto sperimentale
L’assessore Loschiavo conclude sottolineando: «Nell’accordo le finalità sono chiare: i presidi devono avere riguardo per le fasce orarie serali. Gli obiettivi sono volti ad aumentare la sicurezza, con l’accordo i Comuni che si impegnano a realizzare questo progetto sperimentale per il presidio congiunto e coordinato nelle stazioni e alle fermate e nelle aree di sosta del Tpl o dove è richiesto il servizio taxi, relativamente ai Comuni di cui sono capofila e nelle aree dell’aeroporto Malpensa». Il problema non è appunto solo delle fermate di Busto Arsizio e la prefettura ha un ruolo di coordinamento: sulla base dell’accordo e secondo i report che arriveranno dagli Enti coinvolti. Da Villa Recalcati si analizzeranno le criticità disponendo l’attuazione di servizi mirati alla prevenzione. La stazione Nord di via Vincenzo Monti potrebbe essere in cima alla lista.
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