L’ALLARME
Busto Arsizio, ladri di bici alla Manara
Gli episodi si moltiplicano: «Fate qualcosa»

Ladri di biciclette in azione davanti alla piscina Manara. I casi si moltiplicano: comincia a essere considerevole il numero di utenti che, uscendo dall’impianto natatorio, provano l’amara sorpresa di non trovare più il proprio mezzo a due ruote. Segnalazioni e sos si susseguono, sia sui social sia col passaparola. L’ultimo appello in ordine di tempo è arrivato sulla pagina Facebook “Busto Arsizio 360 Top”: «Fate attenzione, per quel che si può - raccomanda una componente del gruppo -. Il 29 agosto, davanti alla piscina Manara, dove gli utenti lasciano bici, monopattini e moto, legati ma incustoditi, sono state rubate due biciclette: una al mattino e una al pomeriggio». Il sospetto è che «qualcuno stia facendo la posta alle biciclette, e se così fosse ne spariranno ancora». Un altro bustese fa sapere che al figlio è stato rubato un monopattino elettrico.
E ancora: pochi giorni fa non era passato inosservato l’appello lanciato da una ucraina (ospite, in quanto profuga, della Casa don Lolo) alla quale era stata rubata la bicicletta che le era stata regalata da don Giuseppe Tedesco, parroco di San Giuseppe, per consentirle di muoversi in città. Un episodio che, appena reso noto, ha suscitato sdegno. Anche in quel caso il furto è avvenuto fuori dalla “Manara”. È evidente che il gestore della piscina possa fare ben poco: le rastrelliere si trovano all’esterno dell’impianto, oltre i cancelli, e dunque i mezzi parcheggiati non sono custoditi. C’è però chi propone di realizzare una sorta di deposito, sulla scia delle velostazioni allestite nei due scali ferroviari cittadini.
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