FURTI A RAFFICA
Tradate, rubano le bici dei bambini per comprare droga
Allarme in città. Il sindaco: «Più controlli»

Sembra una leggenda metropolitana ma pare proprio una ignobile realtà. Da qualche settimana si registrerebbero furti di bici. Dov’è la novità? Verrebbe da domandarsi. La novità c’è, almeno secondo alcune testimonianze raccolte in città. Quelle bici rubate appartengono ai ragazzini. Ci sarebbe, condizionale assolutamente d’obbligo, un mercato per rivendere questi mezzi. Il motivo? Sempre secondo quanto si è potuto sapere sarebbe uno dei tanti escamotage usati da coloro i quali sono costretti a procurarsi la dose quotidiana. Ipotesi da verificare tuttavia legata a quanto accade sempre più frequentemente in alcune zone del Parco Pineta dove lo spaccio è purtroppo fiorente e dove i controlli delle forze dell’ordine e della Polizia locale rilevano la presenza di persone provenienti da altre province della Lombardia.
I tossicodipendenti rubano le biciclette per raggiungere i luoghi in cui si procurano la dose e poi le abbandonano inquinando il territorio. Non è raro, infatti, imbattersi nelle bici abbandonate non solo in Pineta. Fin qui una anomala normalità ma ora sarebbero prese di mira pure le biciclette non utili per pedalare fino ai luoghi in cui ci si procura la droga. Insomma, il territorio è costretto a convivere con una situazione generale sempre più difficile e sempre più insostenibile. «La cautela è d’obbligo ma se trovassimo riscontri oggettivi significa che abbiamo superato il limite della tolleranza e della dignità. Mi riprometto di fare una verifica – spiega il sindaco Giuseppe Bascialla che, come è noto, ha tenuto per sé la delega alla Sicurezza – e nel caso capire se vi sono luoghi più sensibili di altri dove potrebbero avvenire questi furti».
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