Lei lo lascia, lui le ruba le ceneri del cane
Aretino manesco fermato dalla squadra volante per furto e resistenza a pubblico ufficiale

Sarà stato l’atteggiamento guardingo oppure l’aria spaesata e un po’ vagabonda. O forse lo zainetto verde che portava in spalla. Qualcosa in lui ha insomma attirato l’attenzione della polizia, che ha deciso di fermarlo per sottoporlo a un controllo.
«Cosa volete da me, vi ha mandato la mia ex, mi ha denunciato lei», ha iniziato a sbraitare agitandosi e cercando di allontanarsi dagli agenti. E dopo un breve scambio di battute, il quarantacinquenne è riuscito a scappare davvero, buttando a terra un sacchetto. I poliziotti pensavano di trovarci dentro la consueta droga, invece no. C’erano gioielli per almeno 10mila euro e quella scoperta è stata solo l’inizio di una vicenda intricatissima. Impossibile raggiungere e fermare il quarantacinquenne perché correva come un velocista tra le vie della zona pedonale, saltando da una parte all’altra delle strade, tanto che la squadra volante ha dovuto chiamare un’altra pattuglia di rinforzo. La fuga è terminata in via Bonsignori, all’interno di un cortile. L’uomo però non si è arreso subito, ha anzi scalciato, menato le mani, minacciato gli operanti. Solo quando è stato ammanettato e sottoposto a fermo, su disposizione del pubblico ministero Francesca Parola, si sono delineati i contorni della storia. Nello zaino verde innanzitutto c’era un’urna cineraria. L’aveva rubata a casa della ex. In effetti la donna - residente in un paesino sopra Sesto Calende - lo aveva denunciato come temeva lui per maltrattamenti, una decina di giorni prima. L’ennesimo episodio di violenza in casa, dunque, e il fascicolo è stato aperto dalla procura di Varese e quindi seguirà un percorso autonomo rispetto all’indagine lampo di Busto Arsizio. L’uomo veniva da Arezzo e aveva già precedenti per stalking - oltre che qualche problema con la droga - ma certo non l’aveva raccontato alla donna. I due si erano conosciuti attraverso un social network e almeno virtualmente sembrava filare tutto liscio. Quando l’aretino decise di trasferirsi sulle prime alture delle Prealpi lombarde cominciò a svelare la sua natura: violento, aggressivo, paranoico. Dopo una brevissima convivenza e una scarica di botte, lei lo aveva messo alla porta e nel frattempo si era trasferita da un’amica per paura di ritorsioni conseguenti alla denuncia. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, 29 e 30 gennaio, il quarantacinquenne si era introdotto nell’abitazione della ex spaccando la finestra con un martello e per pura vendetta le ha sottratto tutti i gioielli che conservava con amore, orologi, bracciali e monili di Tiffany, anelli d’oro e preziosi. E poi ha trafugato quanto di più caro avesse la quarantenne: le ceneri dell’adorato cagnolino, la cui perdita le aveva creato un dolore infinito. Grazie alla polizia di via Foscolo la donna ha potuto recuperare tutto. Il quarantacinquenne verrà interrogato nei prossimi giorni dal gip Piera Bossi.
© Riproduzione Riservata