LA TRADIZIONE
L’eredità della prof in premio
Al liceo Tosi borse di studio a tre diplomati grazie al lascito di Luigia Colombo

Profitto scolastico, comportamento, probità morale. Sono i criteri che a suo tempo la professoressa Luigia Colombo aveva individuato per destinare una parte d’eredità: quando venne a mancare, a metà degli anni ‘90, incluse nel testamento un lascito di 125 milioni di lire di allora, pari a circa 65 mila euro, agli studenti meritevoli della scuola in cui aveva lungamente insegnato, il liceo scientifico Arturo Tosi.
Ad amministrare questo piccolo grande tesoro è il Comune che ieri ha organizzato una cerimonia di consegna di tre borse di studio del valore di mille euro ciascuna a Domenico Mingolla, Francesco Porta e Nicolò De Bernardi, rispettivamente iscritti ora ai corsi di ingegneria fisica, ingegneria meccanica e matematica del Politecnico di Milano e diplomati al liceo Tosi con voti superiori al 90 due estati fa, al termine dell’anno scolastico 2017-2018.
L’assessore Gigi Farioli, orgoglioso di un primato di genere affatto raro in occasioni simili, dove la maggioranza è al solito femminile, ha rimarcato come la cifra originaria sia stata nel tempo incrementata nei limiti del possibile dal Comune stesso che si è impegnato ad onorare la volontà testamentaria fino all’esaurimento del lascito. La dirigente scolastica Roberta Patrizia Iotti si è detta coinvolta anche per il fatto che, guarda caso, oltre che ex studentessa del liceo fu anche alunna della docente Colombo, che le insegnò italiano e latino: «Prioritaria è per noi la valorizzazione delle eccellenze insieme alla garanzia di un livello di formazione minimo per tutti. Al profitto scolastico questi ragazzi hanno aggiunto altruismo e impegno nella vita del liceo, in classe e fuori. Perciò, più che il denaro, è per loro importante il riconoscimento della propria bravura», ha affermato, toccando «uno dei problemi più seri del nostro Paese», secondo Farioli ossia «l’insufficiente capacità di riconoscere le eccellenze e impiegarle al meglio».
I borsisti hanno infine ringraziato la loro vecchia scuola, dalla quale nessuno si aspettava più un simile premio, i loro genitori e i loro insegnanti per la preparazione ricevuta: «Anche negli esami universitari più famigerati non ho dovuto fare altro che applicare la matematica del mio liceo», ha affermato Porta.
Nella nostra zona i benefattori per fortuna non mancano: l’ultimo che ha lasciato consistenti donazioni ad associazioni culturali e alla biblioteca del suo paese è stato il mercallese Gian Paolo Caluschi, di professione calzolaio.
© Riproduzione Riservata