IL LUTTO
Busto Arsizio, lunedì l’addio a Cuojati
Fu deputato nelle file del Psdi per due legislature
L’ultimo saluto dalla sua città e da quanti gli hanno voluto bene, Giovanni Cuojati lo riceverà la mattina di lunedì 10 maggio nella chiesa del Santissimo Redentore, a Busto Arsizio.
L’ex deputato del Partito socialdemocratico, in Parlamento per l’ottava e la nona legislatura, dal 20 giugno 1979 all’1 luglio 1987, s’è spento ieri, venerdì 7 maggio, a 83 anni da poco compiuti, in una struttura ospedaliera nella quale era stato ricoverato in seguito a un incidente domestico.
Nelle file dei socialdemocratici, Cuojati ebbe modo di distinguersi per operosità e basso profilo, operando in diverse Commissioni parlamentari, a cominciare da quella dell’Industria, Commercio, Artigianato e Commercio estero di cui fu anche segretario. Grazie alle sue doti umane e politiche, l’ex deputato bustese sopravvisse alle stagioni degli scandali della Prima Repubblica e in particolar modo a quelli che, tra gli Anni Settanta e la fine degli Anni Ottanta del secolo scorso, travolsero, in diverse ondate i più noti esponenti del Psdi, da Mario Tanassi a Pietro Longo, da Franco Nicolazzi a Lamberto Mancini, facendo naufragare il progetto politico dei socialdemocratici.
Motivo quest’ultimo per il quale Cuojati lasciò la politica romana, senza però mai dimenticare l’importanza del “fare” in nome bene comune, operando da socio nella Cooperativa Progresso Sociale.
«Esempio di una politica competente e onesta» - come lo ricorda il suo concittadino e amico, l’avvocato Diego Cornacchia - Cuojati lascia la moglie Milena e i fratelli Enrico e Silvio.
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