VICOLO DELL’ASSUNTA
L’urlo di dolore della piazzetta
Affacciata su piazza Santa Maria, è ostaggio dei baby-vandali
La storia ha il sapore del dejà vu in terra bustocca. Assomiglia ai casi delle piazze Garibaldi e Vittorio Emanuele per la presenza di gruppi di giovanissimi che spadroneggiano, si colloca sempre nel centro della città come il parking Landriani, eppure presenta caratteristiche molto particolari. Nella piazzetta di vicolo dell’Assunta, a cui si accede da piazza Santa Maria, si vive infatti il paradosso di un potenziale inespresso, nel quale vandalismi e cattive frequentazioni non sembrano figlie della sola casualità - e neppure della presenza di qualche esercizio che le richiami - bensì di una mancanza di impegno pubblico nel creare le condizioni affinché quell’angolo di salotto buono possa davvero decollare in pieno.
In quell’ambito, infatti, il contesto è grazioso. E i vari commercianti e residenti che lo popolano stanno facendo di tutto per abbellirlo. Tant’è che la mattina, quando ancora le presenze ostili non si palesano, il colpo d’occhio è accattivante. Dei problemi non si accorgerebbe nessuno, se non fosse per quel cartello che compare sull’ingresso di una palazzina e minaccia fracassoni e imbrattatori di una denuncia nel caso qualcuno osasse deturpare gli arredi della piazzetta.
In realtà la cosa avviene spesso e le forze dell’ordine, che pure di tanto in tanto passano, non possono trascorrere le loro giornate a inseguire i baby vandali. Eppure il quadro è parecchio complicato, come spiega Massimo Pinciroli, che un paio di anni fa ha deciso di acquisire un piccolo spazio in quel contesto che riteneva ideale per il suo lavoro. Certo anche a lui, racconta «è stato subito evidente che il vicolo fosse fuori dai flussi del passaggio pedonale, ma mai mi sarei aspettato il livello di degrado raggiungibile nel cuore della nostra città».
Infatti, «io e gli altri condomini ci siamo più volte scontrati con persone intente ad orinare sul nostro cancello mentre bottiglie rotte, bicchieri e cartacce sono all’ordine del giorno sotto il nostro portico, spesso ricovero di bande di ragazzini ineducati».
Forse, spera chi vive e chi lavora nel vicolo, la creazione di un varco di passaggio potrebbe aumentare le visite positive e allontanare i nuovi barbari. «È auspicabile che l’importo della fidejussione incassata dal Comune per gli interventi mai svolti - spiega Pinciroli - venga spesa per la riqualificazione del nostro vicolo e non vada beffardamente a beneficio di altri capitoli di spesa del bilancio cittadino».
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