QUARTIERI AL CENTRO
Madonna Regina: «Dateci un negozio»
Quasi 5mila abitanti e una realtà molto viva. Intorno al cimitero problemi di sicurezza ma anche tante iniziative tra Acli e San Marco
Il quartiere di Madonna Regina si espande attorno al cimitero principale di Busto Arsizio. Un luogo da salvaguardare e tutelare. Il Comune si è messo in moto: su impulso dell’assessore Mario Cislaghi, a breve verranno installate le telecamere di videosorveglianza e le sbarre per regolare gli accessi dei veicoli, evitando abusi. Non una panacea ma senz’altro un aiuto: da tempo, infatti, al camposanto – non solo quello di Busto, si capisce – imperversano le ruberie, particolarmente odiose perché vengono sottratti in gran quantità fiori, lumini, statuine. Ma viene rubato anche materiale d’altro tipo, ben più ingombrante: dal sacrario dei caduti della Grande Guerra sono stati trafugati tre fucili, a due riprese.
SICUREZZA CERCASI
Si sente l’esigenza di maggior sicurezza, e l’Amministrazione sta correndo ai ripari, fermo restando che qualche telecamera, da sola, non può eliminare del tutto l’inciviltà. Ma è un inizio. Sarebbe però fortemente riduttivo identificare Madonna Regina solo col cimitero cittadino. Perché tutt’intorno al camposanto si sviluppa una comunità piuttosto numerosa (circa 5.000 persone) e dinamica. Il fulcro resta la parrocchia, ora accorpata in unità pastorale con il Redentore sotto la guida del parroco don Gaudenzio Santambrogio (di stanza a Madonna Regina c’è il vicario don Sergio Perego).
PARROCCHIA, ACLI E SPORT
Nel quartiere è da sempre attivo un vivace circolo delle Acli, artefice in passato di affollate feste. Senza dimenticare lo sport: la San Marco Calcio e l’Atletica San Marco rappresentano due realtà storiche in città. Basti pensare alla Maratonina Città di Busto Arsizio, “classicissima” del podismo regionale organizzata dall’Atletica San Marco: il prossimo 10 novembre è in programma l’edizione 31. In ambito parrocchiale si è consolidato un gruppo di volontari, anche abbastanza giovani, che si danno da fare per organizzare la festa patronale, portando avanti una tradizione ultradecennale.
SERVIZI? COSÌ COSÌ
È un quartiere servito? Abbastanza. Ma sotto alcuni aspetti si potrebbe fare di più. Non mancano le scuole: le “Collodi” per l’infanzia, oltre alle primarie “Pascoli” dell’istituto comprensivo “De Amicis”. In via Lonate, oltre a svariate attività commerciali, ci sono un ufficio postale e una farmacia («È stata un’altra conquista» rivendicano dall’ex comitato di quartiere). Manca però una banca, problema comune a diversi quartieri di Busto. «Ma soprattutto non c’è più un negozio di alimentari – fa sapere Sergio Moriggi, già presidente del comitato di quartiere –. Dopo la chiusura del Carrefour di via delle Allodole, niente più alimentari. Per fare una spesa completa bisogna andare a San Michele, come minimo. E pensare – ricorda Moriggi – che siamo stati i primi ad avere una struttura commerciale di quel tipo a Busto. Eravamo a metà anni ‘70, i negozianti non volevano che sorgessero dei centri commerciali in città. La struttura di Madonna Regina è stata la prima ed è andata bene per molti anni. I tempi però cambiano, quel supermercato ha chiuso e ora in tutto il rione non c’è più un solo negozio di alimentari». Un disagio in più, soprattutto per quegli anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in auto.
Oggi, venerdì 26 luglio, la terza tappa del viaggio nei quartieri di Busto Arsizio. Tocca a Madonna Regina. Sulla Prealpina in edicola - e in edizione digitale - due pagine di approfondimenti.
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