L’EMERGENZA
Piazza Garibaldi sotto assedio
Finito il lockdown sono ripresi vandalismi, assembramenti e bivacchi ad ogni ora

Il ritorno alla normalità a Busto Arsizio, purtroppo, è anche una piazza Garibaldi che in pochi giorni si ritrova invasa dalle compagnie di fracassoni e dai vandalismi, per ora evidenti soprattutto sotto forma di graffiti. Nulla di nuovo per uno dei cuori pulsanti della città che, ormai da anni, è diventato il ricettacolo di perditempo che sporcano, imbrattano e infastidiscono i passanti.
Non è un’esagerazione, ma l’amara realtà anche di questa fine del lockdown, in cui le scuole chiuse stanno giocando un ruolo importante, dal momento che vanno ad anticipare quella voglia di tirar tardi dei giovanissimi che di solito si concentra in estate.
Invece, così, l’emergenza è già servita, oltretutto con l’aggravante che i gruppi di minorenni che hanno da tempo eletto fontana e portici come loro dimora (non tutti, ovviamente, sono problematici), sono costantemente assembrati, con le mascherine assenti o abbassate, in un punto di passaggio frequentatissimo dai cittadini. Nelle ultime ore la polizia locale ha fatto qualche perlustrazione per cercare di invitare i ragazzi al rispetto delle norme di sicurezza, ma basta fare un giro da quelle parti per rendersi conto che gli appelli cadono nel vuoto, durando al massimo quella manciata di minuti finché la pattuglia non si allontana da lì.
Ma in piazza Garibaldi c’è tanto altro che non funziona. A rendere lo scenario desolante ci sono i graffiti. Molti erano stati cancellati di recente, sperando che la pulizia potesse disincentivare chi ha l’abitudine di estrarre di tasca pennarello e spray per lasciare la propria firma. Tuttavia diversi scarabocchi sono riapparsi in pochissimo tempo e si sono aggiunti ad altri storici che hanno resistito nel tempo.
Pure la fontana comincia a non passarsela troppo bene. Sono passati al massimo venti giorni dall’ultima visita degli operai, utile a rimettere in ordine le cose e a togliere la sporcizia dalla vasca. Ma ieri, lunedì 25, non solo spiccava evidente uno scarabocchio blu sul bordo, ma anche in acqua galleggiavano bottigliette di Coca Cola e altri rifiuti vari. Non tantissimi, per adesso, ma è chiaro che in qualche giorno la situazione sarà la solita (ributtante) di sempre.
Durante le ultime sistemazioni è anche stata rimossa una delle panchine devastate durante le notti brave. Perché purtroppo ormai il trend è questo: voglia di investire con abbellimenti, in questa situazione, non ce n’è più. Così, quando qualcosa viene rotto, lo si butta via e non lo si sostituisce.
Di certo c’è che ormai la piazza sta avviandosi a una nuova estate difficile. Dopo che lo scorso inverno, con una serie di blitz delle forze dell’ordine, molte brutte frequentazioni erano state trasferite in altri angoli del centro (specie in piazza Vittorio Emanuele), adesso tutto sta tornando come prima. Tristemente.
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