SICUREZZA
Busto Arsizio, più luce. In attesa del presidio
In piazza Garibaldi potenziata l'illuminazione pubblica

Operai al lavoro stamattina, venerdì 24 gennaio, per potenziare l’illuminazione sotto i portici di piazza Garibaldi. È uno degli interventi annunciati dal sindaco Emanuele Antonelli per aumentare la sicurezza in centro, dopo i disordini causati da una quarantina di giovani immigrati la sera di venerdì 10 gennaio.
Proprio i portici tra piazza Garibaldi e via Fratelli d’Italia sono uno degli abituali punti di ritrovo delle compagnie che periodicamente creano problemi di sicurezza nel cuore della città.
I lavori iniziati questa mattina si concluderanno tra oggi e domani.
Proprio in piazza Garibaldi, domenica alle 18, si terrà il presidio “Difendiamo le nostre città” organizzato da Francesco “Checco” Lattuada, storico esponente della destra bustocca, e ormai “battitore libero” dopo essersi staccato da Fratelli d’Italia.
Sempre domenica 26 gennaio, alle 17, in piazza Santa Maria andrà in scena un altro presidio promosso dal Comitato Antifascista di Busto Arsizio. “Giuro che mi sento più insicuro” è il titolo dell’iniziativa. «Un presidio colorato - spiegano gli organizzatori - contro l’odio generato da logiche autoritarie e fasciste, e perché siano umanità e diritti a generare sicurezza».
Decisamente diversi dunque i presupposti ideali rispetto al presidio di piazza Garibaldi. Che viene apertamente criticato dagli antifascisti: «Già, “il presidio spontaneo per la sicurezza” del 26 gennaio in piazza Garibaldi a Busto - osserva il Comitato Antifascista - si preoccupa per la mamma (bianca?) del bambino (biondo?) nel passeggino” e farnetica e sproloquia alla vigilia del 27 gennaio citando Carso ed El Alamein buttandola in una retorica tetra che non ci dice perché il “sangue italico” fu versato sul Carso e anni dopo a oltre 2500 chilometri di distanza, giocando alla guerra in città, reiterando un clima di tensione da anni Settanta e non portando soluzioni se non un inquietante “sicurezza fai da te”. Se la sicurezza è incarnata da questa “genoria” (“gentaglia”, in dialetto bustocco, ndr), preferisco sentirmi insicuro».
Domenica, dunque, il tema “sicurezza” sarà ancora predominante a Busto, con due piazze, due presìdi, due visioni contrapposte.
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