ALLARME
Ricompare la legionella
Il caso in un complesso di Sant’Edoardo con oltre trenta famiglie. Uno degli inquilini positivo al Covid,durante gli esami ha presentato un’altra infezione

La legionella torna in città. O, molto più probabilmente, non se n’è mai andata.
In un territorio martoriato dal Covid-19, anche il batterio che ha già messo in allarme Busto per quasi un mese sul finire dell’estate, è ricomparso. È accaduto a Sant’Edoardo, popoloso rione semicentrale, in un complesso condominiale che ospita oltre trenta famiglie, ora allarmate dall’incertezza di cosa possa aver provocato la malattia in uno degli inquilini.
Il palazzo si trova in una strada laterale di viale Boccaccio. Lì uno degli abitanti nei giorni scorsi ha cominciato ad avere febbre e problemi respiratori. Ovviamente tutti hanno subito pensato al Covid e il tampone effettuato su di lui, che nel frattempo è stato ricoverato in un ospedale fuori provincia perché la sua salute si aggravava, ne ha effettivamente confermato la positività. Ma quel caso, ai sanitari che lo hanno preso in cura, ha mostrato delle complicazioni polmonari strane rispetto a quelle che si registrano in questo periodo di pandemia. Anche i valori degli esami non corrispondevano in pieno a quelli consueti.
Così hanno fatto approfondimenti e hanno scoperto questo secondo ospite nel suo organismo: appunto il bacillo della legionellosi, quello che poco più di due mesi fa aveva aggredito sedici persone in un’ampia fetta del territorio cittadino. A questo punto nel condominio c’è apprensione, in attesa che gli enti preposti compiano approfondimenti sulla rete idrica (pare siano stati effettuati dei prelievi in zona Santa Croce), la quale potrebbe comunque non essere la causa di questo caso, così come forse non lo era neppure delle sindromi scoperte a settembre. L’uomo, oltretutto, potrebbe anche essersi contagiato sull’ambulanza o in ospedale.
«Speriamo che ci siano controlli e che venga scongiurato il rischio di un problema nelle tubature», dice uno dei vicini di casa. «Ma i medici sono stati chiari con la moglie di quest’uomo: oltre al Covid, le sue condizioni sono complicate dalla legionella».
Altre notizie non ce ne sono, almeno per ora, né la scoperta di un caso deve generare un allarme diffuso, anche perché non si tratta di un’evenienza rara, neppure in questa stagione. Lo dicono i numeri di Ats Insubria, mentre l’esperienza insegna che sono altissime le probabilità di non arrivare mai a scoprire l’origine del batterio. Di sicuro in quest’angolo di Sant’Edoardo, dove si vive come ovunque con la paura incombente del coronavirus, c’è ora un’insidia in più da affrontare.
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