IL MISTERO
Semina 40mila euro in assegni
Riecco l’anonimo benefattore: aiutate diverse onlus della città

Come avviene da più di dieci anni, nella notte di domenica il benefattore anonimo è tornato a colpire.
Lo ha fatto a modo suo, vale a dire disseminando le cassette postali di una serie di onlus cittadine con assegni circolari (cioè garantiti) decisamente sostanziosi, senza pretendere nulla in cambio, neppure un grazie, al punto da continuare a nascondere la propria identità.
E ieri mattina, lunedì 9 luglio, alla ripresa delle attività, i responsabili delle associazioni benefiche hanno trovato la bella sorpresa.
Accompagnata come sempre dall’invito a spendere la cifra regalata in favore dei più deboli e dalla richiesta di non dar pubblicità all’iniziativa personale.
Un segreto più o meno mantenuto da tutti, rispettosi della volontà del donatore ma anche consapevoli che nessuno vuol perdere la fiducia di chi da tempo consegna ossigeno economico ad enti impegnati su mille fronti.
Eppure le indiscrezioni filtrano e pare che anche stavolta il contributo sia arrivato perlomeno alle solite destinazioni, per una cifra totale di circa 40mila euro. Quindi sarebbero state premiate le sfide del centro Aias (che si prende cura della riabilitazione fisica di centinaia di minorenni afflitti da vari di tipi di disabilità fisiche) e dell’Associazione Bianca Garavaglia (con la sua storia ultratrentennale nei progetti contro i tumori infantili e di sostegno alle famiglie, oltretutto fresca di conferimento della civica benemerenza alla fondatrice Franca Garavaglia) ma anche in favore di realtà che si occupano dell’universo disabili, come l’Anffas e la Fondazione Lions Tosi-Ravera che gestisce la comunità alloggio di via Piombina.
Poi non dovrebbe essere mancata la tappa alla comunità Marco Riva che si occupa di percorsi di recupero dalla tossicodipendenza.
Non è comunque da escludere che anche altre sedi siano state raggiunte dalla stessa mano solidale impugnante un assegno (assolutamente vero e garantito, vincolato alla onlus ma con il finanziatore coperto dal segreto bancario) ma che in tal caso i responsabili siano riusciti a mantenere la riservatezza sul gesto.
Per quel poco che filtra, comunque, i regali spaziano dai 10mila ai tremila euro.
Le modalità di consegna sono state variegate negli anni: dal semplice deposito serale nella cassetta posta della onlus, alla consegna discreta agli sportelli da parte di un emissario del benefattore seriale.
Il filo conduttore che unisce il gesto solidale è che esso avviene sempre nel periodo della festa patronale di San Giovanni (stavolta l’attesa è stata un po’ più lunga del solito) e che i destinatari si occupano di bambini e ragazzi con problemi di vario genere.
Le associazioni che se ne prendono cura, tutte con una storia lunga alle spalle e certificata dai fatti compiuti, non possono che dire grazie per questo aiuto non dovuto che fa buttare il cuore oltre gli ostacoli.
© Riproduzione Riservata