CONTROLLI
Ruba abbracciando le persone, arrestata
Fermata una ventunenne romena a Busto Arsizio. Interventi intensificati anche a Gallarate
Una donna di bell’aspetto abbraccia calorosamente un anziano incontrato “casualmente” per strada, ma il suo gesto apparentemente affettuoso nasconde un furto con destrezza. Si tratta della tecnica “dell’abbraccio”, un modus operandi utilizzato in particolare da donne di etnia rom che ieri, lunedì 25 maggio, a Busto Arsizio ha fatto finire in manette una ventunenne.
Erano da poco passate le 13 quando alcuni agenti di via Foscolo sono intervenuti in viale Boccaccio; qui un uomo di ottant’anni ha spiegato ai poliziotti che poco prima aveva incrociato una giovane e piacente mora, la quale gli era saltata al collo abbracciandolo con particolare affetto.
La vittima, per nulla sprovveduta, aveva respinto la sconosciuta ma subito dopo l’anziano si è accorto che la collana d’oro che aveva al collo si era volatilizzata. Per sua fortuna in quel momento stava passando un uomo in sella a un ciclomotore che, avendo assistito alla scena, si è insospettito e ha osservato la ragazza in fuga, finché questa si è infilata in un condominio poco distante dal luogo del furto.
Gli agenti, sapendo che in quello stabile vive un cittadino romeno sottoposto agli arresti domiciliari, proprio per un analogo colpo, hanno bussato alla porta del suo appartamento trovandovi anche la donna che, tra l’altro, si era cambiata d’abito per non essere facilmente riconosciuta.
La ventunenne, una cittadina romena già arrestata lo scorso anno per un reato analogo, è stata quindi ammanettata con l’accusa di furto con destrezza. I poliziotti hanno poi ripercorso il tragitto effettuato dalla donna in fuga ritrovando il ciondolo in oro originariamente attaccato alla catenella rubata. Si sta valutando la posizione del proprietario di casa che, ospitando la ragazza, è certamente venuto meno alle prescrizioni degli arresti domiciliari.
CONTROLLI A GALLARATE
Intensa attività anche per gli agenti gallaratesi. Nel pomeriggio di ieri 25 maggio, ben quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Milano, coordinati da un Ufficiale di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Gallarate, hanno predisposto controlli in tutta la città. Sono stati 39 i veicoli fermati e 128 le persone identificate. Tra queste un sessantenne di Gattico, il quale è stato sorpreso alla guida della sua Lancia Y sprovvista di copertura assicurativa: l’auto è stata sequestrata.
Sempre nel pomeriggio, le volanti hanno fermato una Opel Adam con a bordo 5 individui. Uno di loro - trentanovenne cubano, residente a Gallarate - ha spontaneamente consegnato un coltello a serramanico che custodiva nella tasca dei pantaloni. La successiva perquisizione ha permesso di appurare che l’uomo non deteneva altri oggetti pericolosi, né materiale illecito in genere. L’arma è stata sequestrata e il cubano non ha fornito spiegazioni plausibili, riferendo di tenere con sé l’oggetto “per motivi di collezione”. È stato comunque denunciato per porto abusivo di oggetto atto ad offendere. Da accertamenti successivi, è emerso che il cubano era già stato colto in una situazione analoga a dicembre dell’anno scorso.
Nella serata i poliziotti sono invece intervenuti in via Ferruccio, a seguito di una segnalazione per assembramenti. Sul posto gli agenti hanno identificato numerose persone di diverse etnie, tuttavia ben distanziati tra di loro e muniti di mascherina. Tra di loro un venticinquenne senegalese, residente a Rescaldina, è risultato destinatario di un provvedimento di rintraccio a causa di una rissa aggravata in cui è stato coinvolto nell’agosto 2019 a Busto Arsizio. È stato pertanto accompagnato negli uffici del Commissariato per gli adempimenti di competenza, oltre che per essere sanzionato poiché sprovvisto di mascherina.
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