L’ALLARME
Busto Arsizio, truffe assicurative: trappola su WhatsApp
A rischio in particolare i pagamenti su carte Postepay

Avevano stipulato contratti di assicurazione responsabilità civile auto annuali pagando cifre da 300 a 600 euro. Ma erano trappole. E le vittime sono cascate nel raggiro anche quando le conversazioni si sono spostate su WhatsApp con la richiesta di denaro e con messaggi dall’italiano a tratti incerto: «Mandare copie del pagamento su “post pay” oppure sul conto intestato all’amministratore delegato dottor...». I beffati grazie alle loro conversazioni e alla copia dei pagamenti tracciati hanno però permesso alla polizia locale guidata dal comandante Claudio Vegetti di far emergere le truffe e grazie all’impegno del vice commissario Patrizio Pastore è stato possibile identificare e denunciare i dieci malviventi. Purtroppo le vittime della truffa hanno avuto ripercussioni: prima di tutto si sono visti ritirare l’auto che è stata posta sotto sequestro e poi hanno ricevuto una multa salata oltre ad aver perso cinque punti della patente. Il fenomeno è in crescita. Per questo il comandante Vegetti e l’assessore alla Sicurezza Salvatore Loschiavo hanno lanciato l’allarme stilando, un vademecum di autotutela. Esiste prima di tutto un sito legato alla Ivass (ivass.it), ovvero l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni che può essere contattato. Si tratta di un esperto indipendente, imparziale e gratuito, a disposizione dei consumatori al numero verde 800.486661, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30. Le ore di punta delle telefonate vanno dalle 9.30 alle 11.30; chiamando prima o dopo, si possono limitare ulteriormente i tempi di attesa. Per chiamate dall’estero +390640414679. Telefonando si può verificare l’esistenza degli operatori. Sul sito si può anche accertare che siano abilitati, infatti esiste già un elenco consultabile.
IL DOVERE DELL’AUTOMOBILISTA
Dal comando infine ricordano che è illegale guidare senza una copertura assicurativa valida, anche se questo avviene in conseguenza di una truffa. È dovere del consumatore accertarsi di possedere una polizza valida, acquistata da un agente o da un broker autorizzato o da una compagnia di assicurazioni autentica. Inoltre, il danneggiato coinvolto in un incidente stradale con un’auto non assicurata dovrà affrontare procedure di risarcimento più complicate. Infine falsificare i documenti assicurativi (o guidare con documenti falsificati) comporta una sanzione da 868 euro a 3.471 euro, il ritiro della patente per un anno e il sequestro finalizzato alla confisca del veicolo.
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