IL CASO
Ztl, multe contestate per colpa del cartello
Il problema nasce dal divieto posto oltre il varco
Dove inizia la zona a traffico limitato di piazza Santa Maria?
Dove ci sono i due vasoni che, visivamente, racchiudono un passaggio che conduce direttamente nel cuore del salotto buono, oppure dove si trova il cartello che spiega come solo i possessori di apposito pass possano superarlo senza essere multati?
Visto che di segnaletica a terra non c’è traccia, l’intuito porterebbe a pensare che, finché il muso di un’auto non ha oltrepassato il paletto indicatore del divieto, la contravvenzione non scatta.
È per questo che il bustese Giancarlo Bandera è rimasto di sasso quando gli è stata recapitata a casa una contravvenzione da 90 euro (ridotti a 72 se si paga nei primi cinque giorni dalla sua emanazione) per violazione delle regole che normano l’accesso all’area pedonale.
Il fatto risale alla fine di agosto: Bandera stava riaccompagnando a casa il figlio e, giunto in prossimità del santuario mariano, ha accostato la macchina accanto al vasone per far scendere il ragazzo e permettergli di compiere gli ultimi metri a piedi. Qualche giorno fa, però, ecco l’amara sorpresa. Quella manovra era stata immortalata dalla telecamera di videosorveglianza posta sopra il varco e sanzionata.
«Per prima cosa - racconta - sono andato a saldare il verbale per non avere rogne. Poi però ho fatto degli approfondimenti, ho cercato i regolamenti e mi sono convinto che la multa, in questo caso, è ingiusta. Anzi, assurda».
Lui è pure andato a misurare la distanza fra vaso e cartello, pari a due metri e 70 centimetri, quindi giusta per contenere la sua auto in lunghezza, e adesso si chiede: «Ormai per me è andata, ma tutti gli altri? Non sono certo il solo che accosta in quel punto. Ci fosse la riga a terra, non avrei scuse. Ma il codice per il resto parla chiaro: senza strisce, conta la segnaletica orizzontale. Io non mi sono messo a fare contestazioni formali, però ci tengo ad avvisare gli altri automobilisti, così come la polizia locale che secondo me sta cadendo in un grosso errore».
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