ITE TOSI
Lite tra Antonelli e Ferrario su «classi pollaio» e Report
Nuovo scontro tra Provincia e preside

Emanuele Antonelli furioso con “Report”, la nota trasmissione di RaiTre, e di nuovo in lite con Amanda Ferrario. I giornalisti avevano ascoltato la preside dell’Ite Tosi che denunciava «classi pollaio» e contestava alla Provincia di Varese, retta da Antonelli, la mancata attuazione di un piano da 500mila euro per ottenere nuove aule.
Secondo Ferrario (già in rotta con Antonelli ben prima della campagna elettorale che l’ha vista per alcuni mesi candidata sindaco del Movimento Cinque Stelle, poi ritiratasi per motivi personali) 55 classi su 72 non rispettano i distanziamenti Covid e il progetto sarebbe fermo da oltre un anno. La trasmissione è andata in onda lunedì sera. Ferrario nel servizio non cita Antonelli, ma la squadra di Sigfrido Ranucci ha chiesto a Villa Recalcati una replica sull’annosa vicenda della riqualificazione di alcuni spazi per ricavare altre aule.
Di certo c’è che qualcosa va fatto, perché «ci sono 2300 studenti in spazi la cui capienza massima sarebbe di 1700». Si usano mensa, palestre, corridoi ma il distanziamento comunque non è realmente garantito.
La dirigente, già consulente a Roma dei ministri Bussetti e Azzolina, vorrebbe usare magazzini e depositi dotati di finestre, ma manca la parte provinciale dei finanziamenti.
«Un mese fa “Report” ci ha chiesto chiarimenti su questa situazione – spiega ora il presidente della Provincia e sindaco di Busto, Emanuele Antonelli – Ho chiesto agli uffici di predisporre una risposta dettagliata e l’abbiamo inviata. Di fatto gli spazi che Ferrario indica non si possono usare, Ats non darebbe il via libera: mancano vespaio e areazione. Abbiamo studiato un altro progetto ma il milione e mezzo necessario non è ancora finanziato dal ministero. Non c’è nessun ritardo. “Report” dice che da un anno non facciamo niente, non è così. Ho scritto tutte le motivazioni e la trasmissione, che evidentemente preferisce dare voce solo alla preside grillina, non ha usato nulla: a questo punto non farò più perdere tempo ai tecnici, tanto quelli di “Report” dicono quello che vogliono e sono contenti così. Chiaramente Ferrario si rivolge solo a trasmissioni di parte e basta».
Lo sfogo nasce dal mancato utilizzo delle risposte della Provincia: «Ho dato ogni informazione. Intervistano lei, parlano delle mascherine della Regione stipate in magazzino ma non delle sedie con le rotelle mandate nelle scuole quando Ferrario era a Roma. Non dico di non guardare “Report”, ma se mi chiameranno altre volte non risponderò più, non perdo tempo. Qui lavoriamo non giochiamo».
Il testo della motivazione predisposto da Villa Recalcati è il seguente.
“A prescindere dal puro ammontare economico, le verifiche espletate sulla suddetta ipotesi hanno individuato delle vulnerabilità difficilmente sanabili legate alla specifica collocazione degli spazi proposti (vie di fuga, aerazione ed illuminazione, problemi di allagamento e soprattutto problemi attinenti ad aspetti di sicurezza normati dal D.Lgs 81/08 che avrebbero inficiato la permanenza continuativa degli alunni stessi nei nuovi spazi e che per essere sanati avrebbero dovuto ottenere autorizzazioni in deroga da parte di ATS, tutt’altro che banali o scontate).
Il quadro generale che è scaturito dalla visione complessiva dei vari aspetti, ha portato gli uffici provinciali - nel novembre 2020 - a riformulare una differente ipotesi tecnica, scorporando tali spazi per realizzarli in un nuovo fabbricato in continuazione di un’ala del fabbricato già esistente.
Su tale ipotesi, si è andati a stimare i lavori necessari e i conseguenti costi, proiettandosi verso una cifra complessiva di circa 1.500.000 euro.
Questa impostazione non ha permesso di ampliare le dotazioni finanziarie e, quindi, di includere concretamente quanto necessario per assolvere alla richiesta di ampliamento, che rimane pertanto al momento non finanziata, seppur ben presente all’amministrazione provinciale ed a cui cercherà di dare concretezza nel minor tempo possibile, cercando di intercettare nuove e dedicate linee di finanziamento, e comunque in piena aderenza con gli obblighi normativi in capo alla attuale struttura, peraltro noti anche alla Dirigenza scolastica che correttamente ed attivamente presidia.
Al momento è pertanto estremamente complesso poter dare una data coerente e credibile di inizio lavori».
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