VIA XX SETTEMBRE
Busto: ex Milani, ecco la svolta
Prosegue il recupero dell’area, incassati 570mila euro come oneri per creare un parcheggio

In passato si era parlato di un milione, ora l’intesa con il privato che intende costruire nell’area alcune palazzine residenziali porta nelle casse comunali 569mila euro e la possibilità di vedere realizzati parcheggi laddove, nel territorio cittadino, ve ne sia maggiore necessità. Gli oneri di urbanizzazione permetteranno di studiare nuovi stalli e venire incontro alle esigenze dei bustesi, ma non lungo via XX Settembre.
Al centro dell’attenzione c’è l’area della ex tessitura Milani, che un tempo accoglieva il polo industriale. Eden Garden aveva acquisito da tempo i terreni compresi tra il viale, le vie Fratelli Bandiera, Ponchielli e Milani. Alle spalle rimarrebbe attivo il parco Milani, su cui ancora campeggiano un paio di storiche ciminiere in mattoni rossi. L’edificio in stile Liberty, da vent’anni con le porte murate per evitare accessi poco graditi, verrà riqualificato per accogliere servizi di terziario e commerciale e lì accanto sono previste tre nuove palazzine residenziali. Il Comune nel 1996 decise di creare, a scomputo degli oneri, una piazza che avrebbe sovrastato 120 posti auto interrati. Alla fine si è preferito evitare il parcheggio pubblico, il privato non perderà un milione di fidejussione e Palazzo Gilardoni incassa 569mila euro per opere simili a quella preventivata destinata a fornire altrove utili risposte alla fame di parcheggi. La somma è già stata versata nel mese di giugno: basta decidere come utilizzarla.
Nel dicembre di due anni fa la giunta aveva varato il nuovo piano, nel frattempo il degrado è avanzato. La recinzione è abbastanza precaria: sia la rete, sia il telo scuro presente sul lato del parco sono in pessime condizioni. Accanto al fronte Liberty si notano piatti di carta, bottiglie di vetro e altre di plastica. La rete piegata favorisce il passaggio all’interno della proprietà: i soliti gruppi di giovani o qualche abusivo evidentemente sfruttano anche questi ambiti, non lontani dal cuore di Busto Arsizio.
Uno spazio a raso garantirà 46 posti auto per i nuovi residenti, molto meno dei 120 previsti in partenza, all’interno di un autosilo. La convenzione stipulata nel 2007 aveva ipotizzato il parcheggio interrato, ma nessuno portò avanti il progetto e il Comune pensò di escutere la fidejussione milionaria depositata da Eden Garden. Il Covid ha rallentato il dialogo con i privati, ma adesso tutto si è sbloccato.
In precedenza si era pensato a mille soluzioni: case, negozi e parcheggi, Gli ultimi passi sono avvenuti sotto la guida dell’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani. Eden Garden ha versato al Comune il corrispettivo economico quantificato. Nella precedente consiglia tura, Valentina Verga (Pd) e Matteo Tosi (Busto Grande) avevano più volte chiesto come mai, dopo tanti anni, il municipio non avesse ancora incamerato quel milione messo dalla proprietaria Eden Garden a garanzia per la realizzazione del parcheggio mai costruito. L’allora assessore Isabella Tovaglieri aveva spiegato che, se avesse forzato la mano troncando la negoziazione, poi quei soldi sarebbero stati da destinare a quell’opera specifica, peraltro non più ritenuta utile, e non per altri scopi. Ora la svolta e l’auspicio che ad degrado segua un futuro ben diverso.
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