LA POSSIBILITA’
Busto, stadio in vendita: il sindaco apre all’idea
Il parere favorevole di Antonelli sulla cessione dello Speroni a privati diventa un assist per Bassi e la Finnat
Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, apre alla cessione ai privati dello stadio. «Vendere lo stadio Speroni? Per il bene della Pro Patria sarei disposto a farlo» le sue parole. Una disponibilità che – per restare in ambito calcistico – è un invitante assist a Luca Bassi, il top manager che con la fiduciaria Finnat detiene il 49 per cento delle quote della Pro Patria (il 51 per cento è in mano a Patrizia Testa). Con la Prealpina, Bassi ha tracciato la rotta per il futuro della società biancoblù, indicando «nel miglioramento delle infrastrutture» uno degli asset principali su cui basare la sostenibilità economica del club. Da qui la suggestiva proposta lanciata da Alberto Armiraglio, referente per i rapporti istituzionali della Pro Patria: vendere ai privati lo stadio Carlo Speroni (di proprietà comunale) per rimetterlo a nuovo e renderlo più attrattivo. Primo tassello, perché no, di una vera e propria cittadella dello sport - dotata di foresteria per i giocatori, un centro di medicina dello sport, attività commerciali e altro – da realizzare nell’area circostante il campo sportivo dei tigrotti.
Cosa dice la maggioranza
L’idea, com’era prevedibile, sta facendo discutere in città. E il primo “sì” incassato è di quelli pesanti, perché porta la firma del sindaco: «Sarei d’accordo nel vendere lo stadio a chi investe nella Pro Patria – afferma senza mezzi termini il primo cittadino -. Naturalmente dovrei confrontarmi con tutta la maggioranza, ma per quanto mi riguarda credo sia giusto cedere l’impianto a chi gestisce la società. Parliamo di professionisti che investono tanti soldi, per il momento a fondo perduto, visto che allo stato attuale i ricavi sono quelli che sono. Con uno stadio di proprietà, la società potrebbe valorizzare l’impianto, sviluppando le attività e le iniziative che ritiene più opportune. Sì, per il bene della Pro Patria sarei disposto a cedere il Carlo Speroni».
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