IL PERSONAGGIO
Busto ospita Donato Sansone: «L’arte è intrattenimento»
Il creator poliedrico, celebre per il corto Ghost Crash, ha incontrato gli studenti in una masterclass all’Istituto cinematografico Antonioni

Fra pittura e slow motion, computer grafica e live action: all’Istituto cinematografico Antonioni stamattina - giovedì 3 aprile - l’incontro con Donato Sansone, «sperimentatore accanito e seriale» per come lo definisce Luca Pacilio, moderatore della masterclass: «Un artista difficile da definire, che gioca la sua partita in tanti ambiti, alcuni contigui al grande pubblico, altri più avanguardisti».
«Alla base del mio lavoro c’è la voglia di stupire e di divertire» confessa Sansone, che vede l’arte «innanzitutto come intrattenimento, prima che come un discorso sul mondo». Varia e sterminata la produzione di questo creator poliedrico, dai videoclip agli spot pubblicitari, dalle sigle di molti festival (anche quella dello stesso BAFF 2025, di cui Sansone è anche autore della locandina) ai contenuti «che pubblica a tamburo battente sui suoi profili social» nota Pacilio: «Quasi ogni giorno Donato tira fuori qualcosa di geniale», come i lavori mostrati questa mattina all’Antonioni, fra cui Ghost Crash, breve montaggio delle riprese di alcuni incidenti reali, da cui però Sansone ha rimosso digitalmente una delle due auto coinvolte: ne risulta una serie di “incidenti inspiegabili” che sembrano coinvolgere un’automobile fantasma. Il video è esploso su YouTube accumulando milioni di visualizzazioni; e «c’era chi credeva che questi avvenimenti fossero reali, che davvero ci fossero in giro macchine fantasma responsabili incidenti soprannaturali» rivela Sansone, che all’epoca (2018) si vide persino chiudere il profilo YouTube a causa dello sconcerto sollevato da Ghost Crash.
© Riproduzione Riservata