IL DEGRADO
Calcinate del Pesce, una giungla nelle aiuole
Insorgono residenti e negozianti: «Qui nessuno interviene»

Da anni residenti e commercianti della zona chiedono una mano, ma non si riesce a capire a chi spetti la manutenzione delle aiuole a ridosso della rotonda sulla Sp1 a Calcinate del Pesce. In poche parole, siamo di fronte a una giungla, fatta di piccoli arbusti ma persino di alberi ad alto fusto, non certo in buone condizioni, anzi ormai fuori controllo. Tutt’altro aspetto, invece, ha la vicina rotonda con la fontana sulla Provinciale del lago, molto ben curata da un’azienda privata che tiene in ordine il prato e le piante. Invece a pochi metri, vicino al parcheggio, ai negozietti, alle fermate del bus e ai locali, ecco che regna il degrado. Erbacce alte, sporcizia varia, tanto che i cartelli stradali o i lampioni sono coperti, quasi imprigionati. E fioccano le proteste.
NESSUN INTERVENTO
«Chiamiamo in Comune da almeno due anni per capirci qualcosa, ma nessuno interviene - dicono dalla zona -. Vorremmo anche imbracciare un decespugliatore e pensarci noi senza aspettare ancora, ma ci hanno riferito che non possiamo, non abbiamo l’autorizzazione. E quindi abbiamo davanti questo “spettacolo” tutti i giorni ormai da troppo tempo».
La frazione lacustre proprio in questi giorni sta vivendo la sagra del pesce, tradizione di giugno nell’oratorio che si trova sempre in via Ponti, ma oltre la Sp1 verso il lago (oggi ultimo giorno a pranzo e cena fra le consuete ghiottonerie, come alborelle, carpione, arrosticini e salamelle, con intrattenimento musicale). E quindi molti residenti nel fine settimana passano da questo punto per attraversare e recarsi nell’area feste. Chiaramente non si tratta di un bel biglietto da visita, per giunta nel momento in cui il lago intero si sta rilanciando in ottica turistica in concomitanza con il secondo anno di balneabilità.
CHIAMATE INUTILI
«La gente si lamenta e vorrebbe veder pulito - dicono ancora i residenti -, ma la situazione non si risolve. Si sprecano le chiamate agli uffici pubblici con rimpallo delle responsabilità: non capiamo se la competenza sia del Comune o della Provincia, perché siamo vicini alla Sp1. Di certo qui vedono tutti una sporcizia inaccettabile e il verde pubblico è lasciato in condizioni pietose, senza contare che questa vegetazione altissima può nascondere diversi pericoli. Ci sono carte ma anche bottiglie rotte. Noi abbiamo le mani legate».
Calcinate, inoltre, è proprio divisa a metà dalla Lacuale: appena prima della rotonda ci sono locali e negozi frequentati anche da persone in arrivo da fuori. Nelle parte sotto la Sp1, la chiesa e l’oratorio: per attraversare, ci sono le strisce pedonali ma anche il sottopasso, con ingresso ancora più simile a una giungla. Pochi hanno voglia di infilarsi nel tunnel, sporco e maleodorante.
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