METEO
Campo dei Fiori pieno d’acqua: si riattiva l’altra sorgente di Luvinate
La pioggia ha saturato il sistema carsico: non accadeva da tre anni

Gli speleologi lo chiamano «il troppo pieno di Luvinate»: è una sorta di valvola di sfogo del complesso carsico sotterraneo che costituisce il massiccio del Campo dei Fiori. In sostanza, quando la pioggia è abbondante e satura il sistema che alimenta le quattro sorgenti idropotabili che corrono dalla vetta della montagna fino a valle, il flusso di acqua in cerca d’un passaggio finisce in questa “valvola di sfogo naturale” che sfocia nel territorio di Luvinate, a 430 metri di quota. Ebbene, mentre in passato questo fenomeno era piuttosto frequente, anche più volte nel giro di un anno, ora non accadeva da un po’: dal 2021, per la precisione. Colpa delle precipitazioni sempre più esigue.
Oltre a questa “temporanea”, le altre sorgenti del sistema del versante meridionale sono la Sorgente di Luvinate, il Fontanone di Barasso, la Sorgente di Valle Luna e il Troppo Pieno di Rio Tinello”. Le prime due alimentano la rete idrica.
A differenza delle altre sorgenti, con un flusso d’acqua costante che si aggira tra i 60 e gli 80 litri d’acqua al secondo, con piccole variazioni, questa è in grado di passare da zero - nei periodi di secca - fino a 1.000 litri d’acqua al secondo, come sta avvenendo proprio negli ultimi giorni.
Questo passaggio fa parte storicamente del sistema carsico del Campo dei Fiori ed è stato ampiamente documentato in passato, ad esempio nel 1995 con un approfondimento sulla rivista “Poligrotta”, la rivista scientifica del Gruppo speleologico di Varese, a firma di Alessandro Uggeri, considerato il massimo esperto del sistema idrogeologico del Campo dei Fiori.
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