LA TRATTATIVA
Campus, passaggio vincente
I Bulgheroni disposti a cedere la struttura di via Pirandello. Che diventerebbe la seconda casa del basket roburino
Pronta a passare di mano la proprietà del centro Campus. La struttura di via Pirandello, edificata nel 1991 dalla famiglia Bulgheroni reinvestendo il ricavato della cessione di Stefano Rusconi alla Benetton Treviso, dovrebbe essere acquistata dalla Robur et Fides, il sodalizio che dal 2004 utilizza in affitto l’area sportiva dell’impianto (i due campi da basket, gli otto spogliatoi e alcuni locali a uso ufficio e magazzino).
La trattativa tra il presidente della polisportiva gialloblù Luigi Bonomi e l’attuale proprietà - che con l’avvocato varesino ai vertici della Robur ha stretti rapporti lavorativi - è ben avviata: da definire solo alcuni dettagli relativi ad ulteriori aree, oltre a quelle attualmente comprese nel canone di affitto.
Per la società di via Marzorati sarebbe un segnale importante sulla volontà dei vertici di investire sul basket: l’acquisto del Campus garantirebbe alla polisportiva la proprietà di entrambi gli impianti sportivi privati esistenti in città, contando anche lo storico centro Robur (costruito a metà anni ’70 con i proventi delle cessioni del "quintetto" Rodà-Guidali-Veronesi-Gergati-Crippa alla Mobilquattro Milano).
Il passaggio da locataria a proprietaria della struttura di via Pirandello indurrebbe il club gialloblù a mettere da parte l’ipotesi della costruzione di un PalaRobur nell’area adiacente alla struttura di via Marzorati (nel 2005/2006, anno della finale-promozione per la B1 con Cecco Vescovi in campo, la squadra allora guidata da Alberto Zambelli giocò un anno "in deroga" nel vecchio centro Robur col progetto presentato per il nuovo impianto).
L'ipotesi originale fu lasciata cadere in favore della costruzione di una seconda piscina, ma era recentemente tornata d’attualità considerando l’amplissimo movimento giovanile del consorzio Robur-Campus (in totale 500 tesserati con 13 squadre giovanili, di cui 300 iscritti al minibasket).
Ora l’accordo in divenire completerebbe la partnership tra la Robur e la famiglia Bulgheroni dopo il primo accordo del 2004, quando la polisportiva gialloblù rilevò la società cestistica del Campus (fondata ex novo per proseguire l’attività giovanile in via Pirandello dopo il passaggio di proprietà della Pallacanestro Varese alla famiglia Castiglioni) e assunse la gestione dell’area sportiva della struttura nella quale la prima squadra di serie B2 giocava da metà anni ’90, rinnovando per altri sei anni il rapporto di locazione alla prima scadenza del 2010.
Tramontata la possibilità di un ritorno della Pallacanestro Varese anche alla luce del recente restyling del Palasport di Masnago a preludio della convenzione ventennale firmata con il Comune dalla società di piazza Montegrappa, ora la Robur si appresta a fare del Campus - struttura ad hoc per la DNB con una capienza da cinquecento posti - la sua casa del basket.
Ma visto il recentissimo accordo siglato tra le due maggiori società cittadine per una collaborazione a livello giovanile, che il prossimo anno partirà con l’allestimento di gruppi congiunti per le categorie Under 19 e Under 17, quella di via Pirandello potrà diventare il cuore pulsante per lo sviluppo dei vivai varesini.
© Riproduzione Riservata