IL CASO
«Ex Nautilus, tutto fermo»
L’ex sindaco Bellora va all’attacco: siamo al punto di partenza

«Non dovevano sistemare tutto in sei mesi? Ne sono passati quasi 8 ma siamo al punto di partenza».
L’ex sindaco Angelo Bellora attacca dopo le dichiarazioni rilasciate dall’attuale primo cittadino Maurizio Colombo, senza dimenticare le critiche mosse da chi ora siede in maggioranza, su alcune questioni chiave come la Stere ed il Nautilus.
«Entrambe sono realtà complesse che non possono essere sistemate in un attimo - evidenzia Bellora - ci avevano accusato di perdere le occasioni e gli operatori ma, come stanno capendo anche loro, serve tempo per analizzare tutti gli aspetti».
AL CENTRO DEGLI INTERESSI DEL TIGROS
L’ex discoteca, chiusa ormai da tempo, è stata al centro degli interessi di Tigros ma ad oggi ancora tutto tace. «Noi non abbiamo fatto scappare nessuno» afferma l’ex primo cittadino che ricorda come «gli operatori puntano ai profitti, un amministratore invece deve mettere al centro gli interessi della città conciliandoli con le richieste di chi vuole investire». Nello specifico si era parlato della viabilità e dell’impatto che una struttura di vendita avrebbe avuto su una via già molto trafficata. «Va rivista la viabilità» continua Bellora che appoggia la decisione di Colombo di prevedere una rotonda anche se «è il minimo indispensabile. Poi dovrebbero essere prese in considerazione anche la pista ciclopedonale e le corsie di decelerazione. Il progetto c’è».
UNA «BOMBA ECOLOGICA» ALLA STERE
«Un problema complicato con una soluzione complicata». Questo è per Bellora il capitolo che riguarda l’ex azienda tessile che fino ad una ventina di anni fa era attiva e offriva lavoro a circa un centinaio di persone. Ora i residenti del quartiere la definiscono «una bomba ecologica». Il motivo? La presenza dell’amianto sul tetto della struttura. E Bellora ricorda come «considerate le cifre (alte) per sistemare la struttura, abbiamo messo in campo una serie di idee per venire incontro all’operatore che ha acquistato l’area». Ad esempio con una maggiorazione volumetrica nel Pgt (poi naufragata). «Quello che frenava era un accordo di programma che prevedeva di destinare il 50% dell’area al Comune per edilizia sociale o convenzionata. Ma si poteva risolvere con un piano finanziario che tenesse in considerazione le opere di compensazione e quelle da cedere al comune». E la volumetria? «Serve fare una modifica al Pgt». E l’amianto? «Era pronta una diffida che fissava un termine per la rimozione e il compratore lo sapeva».
NESSUN PASSO AVANTI
Per l’ex sindaco «non è stato fatto nessun passo avanti». Anzi, «c’è poco dialogo e questo non aiuta». Il riferimento è all’ultimo consiglio comunale dove sono mancate risposte precise: «Io mi segnavo le domande e rispondevo - conclude Bellora - ora si preferisce uscire sui giornali ed usare frasi generiche».
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