IL CASO
Bestemmie e musica al parco
I residenti denunciano le notti brave di un gruppetto di ragazzini esagitati

Cominciano a ritrovarsi verso le 22. Arrivano a piedi o in bicicletta. Li senti da lontano, tra bestemmie urlate a squarciagola e fischi. I toni sono sempre molto alti e volgari. Se non bastasse, si aggiungono anche i rumorosi motorini a fare da sottofondo ai cori da stadio di sole parolacce.
La testimonianza sui sabati sera in centro è di una cittadina esasperata dalla folla di ragazzi che mina la quiete del vicinato. «Sembra non sappiano parlare in altro modo. Forse si trasformano fuori. Io non posso pensare che a casa si comportino così. Senza controllo».
La donna spiega come la grossa comitiva bivacchi in via Macchi, tra il marciapiede della scuola e quello che dovrebbe essere un parco giochi per bambini.
«Accade nell’indifferenza di tutti - prosegue - Impossibile dormire, sia per il rumore sia per il tono e la violenza verbale che hanno. Dovendo scommettere sulla loro età, non darei loro più di 14-16 anni. Inneggiano alterati cori di canzoni e musiche a volume impossibile. Non hanno freni e tantomeno regole».
La problematica è riemersa nell’ultimo weekend dopo settimane di quiete e non è certo un caso isolato.
Il grido d’allarme era già arrivato in maniera simile durante il lockdown. Allora il pronto intervento dell’amministrazione in collaborazione con le forze dell’ordine aveva portato ad una serie di controlli: era così diminuita la “folla” che arrivava a decine e decine di giovanissimi. Forse la recente riapertura delle scuole ha fatto rinascere questa voglia di trasgredire, riproponendo il problema.
«Degrado e maleducazione di sera, in questa strada, sono ormai la regola - prosegue la cittadina -. Mi chiedo perché accada tutto questo. Chi dovrebbe gestire e controllare? È molto triste tutto questo. Lo specchio di una comunità che lascia correre».
© Riproduzione Riservata