IL CASO
Pochi bimbi, maestre licenziate
Proteste contro parroco e direttrice della materna

Mancano alunni e la scuola materna parrocchiale paritaria è costretta a licenziare due insegnanti.
Una decisione sofferta, che qualcuno comunque non ha proprio digerito, pensando bene di immortalare il proprio pesante dissenso scrivendolo con una bomboletta sulla strada, proprio in prossimità dell’istituto di piazza Mazzini.
«Bravo Don! Adesso abbiamo un altare da 100mila euro ma non più maestre brave per i nostri bimbi», si poteva leggere ieri mattina, martedì 17 luglio, sull’asfalto. E poco più avanti, un’altra scritta che prendeva di mira la direttrice.
«Siamo intervenuti subito per cancellare il tutto - spiega il primo cittadino Mario De Micheli - Spiace siano stati presi di mira il nostro don e una persona splendida come la direttrice. Entrambi hanno sempre cercato di fare il meglio per Caronno».
Il sindaco spiega poi come la vicenda sia una conseguenza del calo di iscrizioni alla scuola.
«Con il calo delle nascite a livello italiano è normale la crisi di questi istituti, anche qui c’erano purtroppo educatori in esubero e non poteva essere presa un’altra decisione. Anzi, mi hanno spiegato di aver provato fino all’ultimo a trovare una soluzione. Noi del resto, come Comune, possiamo aiutarli con un contributo annuale per il servizio che l’istituto rende alla comunità, non certo assumere le docenti».
Secondo il sindaco, sarebbero immeritate e sconclusionate anche le accuse rivolte a don Luigino Aldegheri.
«Si fa riferimento alla spesa per il restauro del nostro altare. Peccato che quella cifra sia frutto della generosità degli imprenditori locali e dal contributo della fondazione Cariplo; impensabile, quindi, utilizzare i soldi per questa vicenda».
A fine aprile era infatti avvenuta la presentazione alla comunità dell’altare-tabernacolo di Bernardino Castelli, maestro dell’intaglio del legno che realizzò l’opera nel 1684, nella chiesa di San Vincenzo Martire che custodisce l’opera. Per l’occasione a Caronno Varesino era giunto anche l’arcivescovo Mario Delpini.
«Siamo vicini alle due docenti - conclude il sindaco - ma con una ventina di ragazzi in meno era difficile pensare di fare altrimenti. Monitoriamo la situazione, non è detto che non si possa riuscire a proporre una soluzione».
Impegnato nelle sue molteplici attività per la comunità, è stato impossibile contattare don Luigino.
Persone a lui vicine dicono che nonostante lui nasconda la propria delusione proprio tenendosi occupato, e abbia raccolto la vicinanza di amministrazione e fedeli, mai avrebbe pensato di ricevere un attacco del genere.
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