CITTIGLIO
Cittiglio, cascate proibite. Con multa
Troppi rischi: nuova ordinanza del sindaco per istituire un registro degli accessi
Un’altra ordinanza, l’ennesima, questa volta però accompagnata da altre misure, più restrittive.
Ieri il sindaco Fabrizio Anzani ha emesso un provvedimento urgente di «completa chiusura del Parco delle Cascate al fine di tutelare pubblica incolumità», nonché «il divieto di accesso a tutti i sentieri e percorsi, anche non segnalati, su tutti i pendii intorno al Parco».
Non si tratta di una novità assoluta, altre ordinanze analoghe sono state firmate dal primo cittadino nel corso degli ultimi due o tre anni a seguito di frane e incidenti, ma questa volta non è stata emanata da sola. Anzani ha infatti deciso di istituire un «registro degli accessi» al parco comunale, una sorta di censimento di chi si avventura da quelle parti unito a un controllo periodico, con relative multe, affidato al locale comando dei vigili.
«Con il ritorno della bella stagione ne sto vedendo di tutti i colori - sbotta Anzani - Non soltanto le solite famiglie con bambini piccoli al seguito, ma anche gruppi di studenti in gita e ogni sorta di escursionisti più o meno esperti e attrezzati. Poche mascherine e tanti assembramenti anche fuori dal parco comunale. Per esempio, a Vararo, che domenica scorsa è stato letteralmente preso d’assalto per i primi picnic di stagione dopo le chiusure imposte dalla pandemia. Non c’è cartello di divieto che tenga perché la gente non legge e passa oltre. Crede di poter fare quello che vuole. Certo non possiamo eliminare del tutto i rischi di infortuni, ma con i controlli possiamo almeno prevenirli».
La delicata situazione idrogeologica della montagna che sovrasta il paese è nota da parecchio tempo, ma gli eventi atmosferici avversi dell’anno scorso, in particolare il fortissimo vento che s’è abbattuto sull’intero nord della provincia il 3 e 4 ottobre, l’hanno resa ancora più instabile.
«Infatti sono in corso diversi cantieri che non interessano soltanto il Parco Cascate, ma anche le località Sciareda e Ghetto minacciate da due piccole frane. Questa la ragione per cui avventurarsi sui nostri sentieri, anche quelli battuti e segnalati, rappresenta un serio pericolo per chiunque».
I cantieri consistono essenzialmente nella rimozione delle piante abbattute e nella messa in sicurezza dei versanti: si tratta di interventi che, avviati da diverse settimane, proseguiranno per molti mesi in quanto le aree interessate dal «tornado» di ottobre sono vaste e segnate da un numero enorme di alberi pericolanti e possibili smottamenti.
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