SICUREZZA
Cascate chiuse fino a giugno
Ordinanza del sindaco per consentire i lavori sui sentieri
Hanno avuto inizio nei giorni scorsi i lavori di sistemazione dei versanti del Monte Nudo che sovrastano il centro. La spesa, che ammonta a circa 180mila euro, riguarda due comparti morfologici vicini tra loro, ma ben distinti tanto che sono solcati da altrettanti corsi d’acqua a carattere torrentizio separati da vallette uno dall’altro.
Iniziamo dal Parco Comunale delle Cascate, luogo di forte attrazione turistica e tra i più amati dalla popolazione locale che è stato chiuso al pubblico pochi giorni fa e tale rimarrà, salvo proroghe, sino al 31 maggio prossimo. Lo ha deciso con apposita ordinanza il sindaco Fabrizio Anzani, che così precisa il motivo della decisione: «I lavori sul manto boschivo e sul sottobosco, dove si verificano continui smottamenti, si annunciano molto impegnativi. In teoria potevamo anche lasciare aperto il transito, ma il rischio di incidenti era troppo elevato. Meglio così, tanto più che non ci troviamo certo nella stagione ideale per frequentare la zona. Per la primavera ventura avremo un sentiero in ordine per quanto riguarda i primi due tratti, corrispondenti alle prime due cascate del torrente San Giulio, quelle più frequentate proprio perché più facili da raggiungere. La speranza è che nel prossimo futuro, a questo punto nella prossima amministrazione, si possano trovare i fondi per sistemare il terzo ed ultimo tratto, quello più pericoloso».
In questo contesto, infatti, sono stati diversi gli incidenti, anche mortali, che hanno avuto come vittime turisti che durante la stagione estiva hanno cercato refrigerio nelle acque del torrente, incuranti dei continui smottamenti del terreno sovrastante. I costi di questa operazione si aggirano intorno ai 60mila euro e il relativo provvedimento, pensato in funzione di una riapertura del Parco stesso in tempo per la nuova stagione turistica, vige ad iniziare dalla sbarra sulla strada di accesso di via Pianella e fino all’intersezione con la provinciale 8, via Vararo.
Il secondo comparto di lavori, sempre centrati sulla morfologia di un rilievo evidentemente molto fragile, riguarda invece gli “interventi di difesa del suolo e di regimazione idraulica del torrente Boito”. Da qui il via ai lavori, finanziati con 110mila euro di cui quasi 80mila tratti dal bilancio di Comunità montana Valli del Verbano, che nei giorni scorsi sono stati aggiudicati dalla ditta Bianchi di Aosta grazie ad un ribasso del 18 per cento sulla base d’asta.
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