POLIZIA LOCALE
Bici rubate lungo la strada sterrata
Gli agenti trovano cinque esemplari di notevole valore: i proprietari dovranno presentarsi con la denuncia di furto
Sono tempi duri per chi si sposta in bicicletta: non deve vedersela soltanto con vie senza piste ciclabili e percorsi rischiosi, ma anche coi ladri di biciclette. Sono sempre più diffusi i furti o tentati furti, commessi non solo per strada e nelle piazze ma addirittura nei cortili delle abitazioni, in tutti i centri della zona, con Busto Arsizio a livelli record ma anche Castellanza “a rischio”.
CINQUE BICI DI VALORE
Sono decisamente costose le biciclette recuperate dalla polizia locale, nei giorni scorsi, in una strada sterrata della zona fra via Gerenzano e via Rescalda: si tratta di una bici elettrica e di quattro mountain bike, sicuramente trafugate per rivenderle sul mercato nero.
Il valore complessivo è di qualche migliaio di euro, non essendo le tipiche bici usate dagli anziani per brevi spostamenti sul territorio ma piuttosto utilizzate da giovani per fare percorsi cicloturistici o anche gare specialistiche. Tutte sono in ottimo stato, sono state caricate su un automezzo comunale per poi essere portate al deposito, dopodiché sono stati redatti i verbali di ritrovamento da pubblicare all’albo pretorio.
Come rientrarne in possesso? «Bisogna dimostrare di esserne i proprietari, fornendo il numero di matricola del telaio – spiega il comandante Francesco Nicastro – Oppure citare qualche dettaglio descrittivo».
VADEMECUM ANTI-FURTI
Quest’anno sono in tutto dieci le bici ritrovate in città, ma solo qualcuna è stata finora restituita ai legittimi proprietari.
Come difendersi? La polizia locale, che riceve spesso segnalazioni e il più delle volte – trovate bici abbandonate dai ladri – le lascia nel deposito comunale senza che nessuno venga a reclamarle, ha stilato un vademecum che ha un duplice obiettivo: impedire il furto e sorprendere il ladro in flagranza.
Ecco le regole: chiudere sempre la bicicletta, anche quando si lascia fuori per pochi istanti; parcheggiare in posti frequentati; in città non usare ruote e selle a sgancio rapido; utilizzare una buona chiusura, anche se pesante e costosa (meglio se una catena a maglia quadra, più difficile da tagliare); anche in garage o in cantina legare sempre la bicicletta a un mobile o a un elemento ancorato nel muro.
POLIZZE ASSICURATIVE
Si sta sempre più diffondendo, infine, l’idea di siglare polizze assicurative che rimborsano il valore della bici nel caso venga rubata: costano poche decine di euro all’anno. C’è poi la proposta di un’anagrafe delle bici, lanciata dal comandante Alfonso Castellone di Olgiate Olona (anche qui il problema è molto diffuso): stampando un codice identificativo sul telaio della bicicletta, potrebbe essere identificato il proprietario nel caso venisse ritrovata per strada dai cittadini o dagli agenti municipali.
Spesso, quando non sono di valore, le bici vengono usate dai ladri per brevi spostamenti e diventa molto difficile riconsegnarle.
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