GIRO DI VITE
Castellanza, case comunali: scattano gli sfratti
Guerra alle morosità sugli affitti: recuperato il 48% dei crediti. Chi non sana il debito, lascia l’alloggio

La guerra contro i furbetti delle case comunali sta dando i suoi frutti: i controlli di Castellanza Servizi Patrimonio, che gestisce i circa 400 alloggi di proprietà pubblica, hanno portato a un rientro importante delle morosità. A parlare chiaro sono i numeri certificati quest’anno.
SFRATTI E PIANI DI RIENTRO
Tutti i nuclei familiari con morosità superiore ai 2mila euro sono stati convocati dai funzionari del settore Politiche sociali, al fine di verificare le problematiche che li hanno portati ad accumulare arretrati nell’affitto (la cui entità, spesso irrisoria, si basa sull’Isee). Ebbene, le famiglie coinvolte sono 25 e questi gli esiti: 4 gli sfratti convalidati, che diverranno esecutivi; per 7 nuclei, di cui 4 con piani di rientro dal debito concordato ma disatteso, saranno avviate le procedure di sfratto; 9 famiglie hanno attivato un piano di rientro per cui, se saranno rispettati i tempi di pagamento delle rate concordate, non sarà avviata procedura di sfratto; 5 nuclei hanno provveduto a saldare completamente la morosità.
I CREDITI RECUPERATI
In termini economici, la morosità sugli alloggi relativa ai contratti attivi alla data del 15 settembre ammonta a 284mila e 452,56 euro, con una diminuzione del 21% rispetto al periodo precedente. Altro dato rilevante è che il 48% delle persone che aveva accumulato morosità ha sanato per intero, recuperando oltre 73mila euro. «Ringraziamo la Csp e i funzionari comunali per il lavoro svolto nell’azione di recupero – dice il sindaco Mirella Cerini - Soprattutto per il lavoro di sensibilizzazione e accompagnamento dei nuclei familiari. La valutazione approfondita di ogni situazione ha infatti permesso di offrire sostegno quando ce n’era realmente bisogno e di ribadire, nelle altre circostanze, che il diritto alla casa deve accompagnarsi al dovere di pagare l’affitto».
QUESTIONE DI EQUITÀ
«Al di là dei dati numerici, la cosa importante è il cambiamento culturale che vogliamo innescare in tema di servizi abitativi pubblici – commenta l’assessore alle Politiche sociali Cristina Borroni - Gli affitti sono sempre parametrati al reddito e non è vero che una volta ottenuto un alloggio pubblico non ti sfratta più nessuno. Oltre al diritto alla casa, c’è il dovere di pagare l’affitto». È una questione di equità verso chi paga puntualmente: i furbetti delle case comunali e popolari, infatti, causano difficoltà nel finanziare le manutenzioni, che diventano necessarie quando gli alloggi sono di vecchia data come quelli di Castellanza.
«E chi ci rimette è chi paga l’affitto regolarmente e con fatica – puntualizza Borroni – Inoltre, se nel tempo aumenta la capacità economica di una famiglia, non ha più senso che continui ad avere un alloggio pubblico. Il problema è che nel nostro territorio è difficilissimo trovare un affitto da privati, altrimenti potremmo sollecitare diversi inquilini a rivolgersi in questa direzione».
La conseguenza è che ci sono sempre meno alloggi sfitti.
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