COMUNITÀ PASTORALE
Dalla Nigeria arriva don Joseph
Don Enrico non ancora sostitutito

La Comunità pastorale dei Santi Giulio e Bernardo di Castellanza si prepara ad accogliere un nuovo sacerdote: intorno alla metà di settembre arriverà don Joseph Akinbinu.
Nato in Nigeria il 7 novembre 1973, è stato ordinato il 24 luglio 2004 nell’arcidiocesi di Ibadan e attualmente sta studiando Teologia pastorale all’Istituto della Facoltà Teologica di Milano.
«La sua presenza è un bellissimo dono, per cui dobbiamo essere grati - ha detto dal pulpito il parroco don Gianni Giudici, dando la notizia ai fedeli durante la messa domenicale - Potremo contare sulla collaborazione pastorale di don Joseph per le celebrazioni e per le confessioni. Accogliamolo con gioia nella nostra comunità, che si sta preparando a tornare alla normalità».
L’arrivo del nuovo sacerdote è una gradita sorpresa: all’inizio dell’estate, quando ai fedeli era stato comunicato che don Enrico Bombelli diventerà cappellano dell’ospedale di Garbagnate Milanese, sembrava che nessuno l’avrebbe sostituito.
Invece don Joseph si stabilirà a Castellanza, mentre proseguirà i suoi studi teologici. La comunità pastorale castellanzese avrà poi la possibilità di salutare e ringraziare don Enrico durante la festa patronale di San Bernardo, il prossimo 20 settembre.
Un’altra novità è relativa agli orari delle messe, che tornano alla normalità pre Covid con due sole variazioni: il sabato pomeriggio ci sarà solo la celebrazione delle 18 in San Bernardo e la domenica pomeriggio solo quella delle 18 in San Giulio.
Intanto, don Walter Magni, già parroco in città e dal 2018 alla guida dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi, ha assunto l’incarico di portavoce dell’arcivescovo Mario Delpini.
Nuovo responsabile dell’Ufficio è Stefano Femminis, primo laico ad assumere questo ruolo. Giornalista professionista, sposato e padre di tre figli, è stato redattore alla rivista Aggiornamenti Sociali, ha diretto il mensile Popoli ed è stato responsabile della comunicazione sia per la Fondazione San Fedele sia per la Fondazione Carlo Maria Martini.
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