TRUFFA
Finto dipendente bussa all’assessore
Venditore di contratti scoperto dai coniugi Vialetto: si spacciava per addetto comunale
Vendeva contratti porta a porta presentandosi a nome del Comune per conquistare la fiducia della gente, ma è capitato nella casa sbagliata ed è fuggito a gambe levate.
È successo nell’appartamento dell’assessore alla Sicurezza Giuliano Vialetto, in una palazzina del rione Ingiò dov’è riuscito a entrare un individuo che sosteneva di essere un venditore di contratti per la fornitura di energia elettrica.
Senza immaginare che fosse il suo giorno sfortunato, ha suonato alla porta della famiglia Vialetto presentandosi così alla donna che ha aperto: «Mi manda il Comune per rivedere i contratti di fornitura dell’elettricità».
«Il Comune? – ha esclamato lei – Aspetti che chiedo a mio marito che fa l’assessore… Giuliano, vieni qui alla porta».
Ma Vialetto non ha fatto in tempo a raggiungerla che il ragazzo già correva giù dalle scale dopo aver detto alla moglie: «Ha capito male».
Che fosse un truffatore-ladro o davvero un venditore, l’episodio pone l’attenzione su un problema diffuso: chi vuole beffare la gente, derubandola o proponendo contratti di fornitura di servizi, usa il nome del Comune per risultare più convincente. Accade sempre più spesso: come nell’ultimo caso, quando all’ex presidente della banda Santa Cecilia sono stati rubati denaro e gioielli da un falso addetto dell’acquedotto municipale e da un finto carabiniere.
Giuliano Vialetto, che essendo assessore alla Sicurezza conosce bene la questione e ne sente di tutti i colori, confessa il suo sconcerto per tutte le persone che ancora cadono in questi tranelli: «Lo abbiamo detto in tutte le salse che non bisogna credere a chi si presenta a nome del Comune o di società che devono fare controlli. Possibile che ancora si cada in questa rete?».
Lo stesso vale per i veri venditori, come poteva essere chi si è presentato alla porta dei coniugi Vialetto: spesso approfittano della solitudine e dell’ingenuità degli anziani per far loro sottoscrivere contratti capestro (magari che costano più del servizio fornito), che poi è difficile rescindere se non pagando penali e dovendo attendere molto tempo. «La prima regola è non far entrare nessuno – mette in chiaro l’assessore – La gente deve mettersi in testa che gli sconosciuti devono essere tenuti alla larga e che il Comune non manda nessuno al domicilio. Se tutti diventassero consapevoli di questo, ci sarebbero meno ladri in giro».
Molto è stato fatto dalla giunta Cerini sul fronte della prevenzione: coi carabinieri e la polizia locale sono stati organizzati incontri anti-truffa su come difendersi dai malintenzionati (in primis chiamando subito le forze dell’ordine). Si è interrotto tutto per l’emergenza Covid, ma non appena possibile si riprenderà.
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