IL CASO
Castellanza, lavoratori Sieco: nulla di fatto
Convocato dal prefetto un incontro per il 23 aprile
Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro di conciliazione, tenutosi oggi, martedì 16 aprile, in Prefettura, sulla vertenza dei lavoratori di Sieco che non passeranno direttamente ad Aemme Linea Ambiente quando prenderà in mano il servizio d’igiene urbana a Castellanza. Assolutamente inconciliabili le posizioni delle varie parti in causa: da una parte il sindacato Usb ha difeso i dipendenti Sieco, che rischiano di perdere anzianità e diritti acquisiti (si parla di circa 400 o 500 euro al mese) se passeranno ad Aemme (controllata di Amga Legnano) tramite bando; dall’altra il Comune sostiene di non essere parte della questione perché ha solo affidato il servizio in house; poi ci sono i vertici di Aemme, che si appella a leggi e sentenze che vietano tassativamente di non fare i bandi per le assunzioni nelle società in house.
Il prefetto Salvatore Rosario Pasquariello ha dunque deciso di convocare un nuovo vertice a Villa Recalcati il 23 aprile. L’obiettivo è arrivare a un’intesa prima del 2 maggio, quando il servizio d’igiene ambientale passerà in capo ad Aemme. «Ringraziamo il prefetto che si è dimostrato molto sensibile sul destino dei lavoratori e sembra determinato a trovare una soluzione che metta d’accordo tutti – commenta Francesco Mainardi, del sindacato Usb – Se non fosse stato per lui, dopo mesi che le nostre richieste di sederci a un tavolo non sono mai state accolte, non avremmo potuto avere questo confronto. Speriamo che il 23 aprile si arrivi a un accordo».
Per adesso sono 6 su 13 i lavoratori che hanno aderito al bando, «ma non è detto che accettino le nuove condizioni economiche – ricorda Mainardi – Mi domando, quindi, nel caso non ci fosse l’intesa, chi lavorerebbe effettivamente a Castellanza».
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