LA COCCINIGLIA AVANZA
L’insetto samurai prosegue l’invasione
Anche a Castellanza piante infestate, chiesto l’intervento dell’amministrazione

Troppe piante infestate dalla cocciniglia asiatica: arriva un appello del gruppo Castellanza Circolare e dei Pentastellati Castellanzesi, il cui portavoce Alexandre Citati chiede interventi immediati.
«Ci troviamo di fronte a un gravissimo problema ambientale dovuto a una vera e propria invasione della cocciniglia asiatica (takahashia japonica)», scrive in una missiva indirizzata al sindaco Mirella Cerini: «Riteniamo che il vostro silenzio davanti alle segnalazioni dei cittadini sia preoccupante perché l’intervento tempestivo è l’unico modo per salvare le piante attaccate».
In molti casi il grado di infestazione risulta elevato, con rami e rametti coperti da uova che si schiudono, con i nuovi nati che si spostano da rami e tronchi muovendosi verso la superficie inferiore delle foglie e depositandosi lungo le venature, mettendo a rischio la pianta. Di qui la richiesta di «affrontare questo gravissimo problema con la massima urgenza e provvedere a interventi immediati (ove possibile) di specifiche potature fitosanitarie, in salvaguardia della biodiversità e del nostro ambiente. Qualora fossero già stati previsti interventi saremmo molto felici di conoscerne le modalità e i tempi. Essendo la situazione seguita molto attentamente a livello regionale, siamo speranzosi che l’allerta non passi inosservata a livello comunale».
Infine: «Riconfermiamo la nostra disponibilità a lavorare per una città che sappia rispettare l’ambiente, augurandoci di non lasciare ulteriori danni ambientali a chi verrà».
La cocciniglia cosiddetta giapponese ma popolarmente ribattezzata cocciniglia samurai è meglio catalogata tra gli esperti di botanica e di zoologia appunto come Takahashia japonica. È arrivata in Italia dall’aeroporto di Malpensa.
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