L’ULTIMO SALUTO
L'abbraccio a Mirella: "Affrontava tutto col sorriso"
I funerali del sindaco Mirella Cerini, a Castellanza, in una chiesa di San Giulio stracolma. Ricordi commossi, lungo applauso alla fine

L’ultimo abbraccio di Castellanza al suo sindaco è iniziato ieri, giovedì 2 maggio, alle 11. E si è concluso poco dopo mezzogiorno con un lunghissimo e commosso applauso. Sono stati celebrati in una chiesa di San Giulio stracolma i funerali di Mirella Cerini, scomparsa improvvisamente lo scorso 25 aprile a seguito di un infarto.
VOLTI STRAVOLTI E TRISTI
C'è l'intero Varesotto ai funerali. La scomparsa di Mirella Cerini ha sconvolto tutti. Si vede dai volti stravolti e tristi della tanta gente che la conosceva in città, ma anche dei sindaci schierati nella chiesa di San Giulio coi rispettivi gonfaloni e la fascia tricolore, come a voler ricordare di lei - morta proprio indossando la fascia - il suo attaccamento alle istituzioni. Tra le personalità presenti il prefetto, di Varese, Salvatore Pasquariello, numerosi sindaci, i parlamentari Alessandro Alfieri, Maria Chiara Gadda. Mentre si attende l'arrivo del feretro, arrivano una dietro l'altra le associazioni, legatissime al primo cittadino, sempre presente a eventi e iniziative. E gli anziani: tanti, tantissimi, con gli occhi colmi di dolore e ricordi di quel sindaco che non li dimenticava mai, sempre pronto a sostenerli con iniziative e servizi: ogni occasione era buona per valorizzarli, rendendoli parte attiva del tessuto sociale. Le esequie sono state proiettate in diretta nella sala del cineteatro di via Dante (che ha una capienza di 250 persone) e trasmesse in diretta streaming qui, su prealpina.it e su youtube , con riprese di Domenico Ghiotto - Blitz (CLICCA QUI PER RIVEDERE I FUNERALI).
"AFFRONTAVA TUTTO COL SORRISO"
A presiedere la cerimonia funebre è il vicario episcopale monsignor Luca Raimondi, il quale apre le esequie annunciando: «Con la benedizione di questo corpo onoriamo una donna che ha servito questa comunità».
Il parroco don Gianni Giudici, legatissimo al sindaco, nella sua omelia ne ha tracciato il ritratto evidenziando il suo attaccamento al tessuto sociale: «In particolare ai giovani, nei quali vedeva la speranza per il futuro. Quando pensiamo a un sindaco pensiamo: chi glielo ha fatto fare, avrà solo fastidi e beghe. Ma lei affrontava tutto col sorriso più che con le parole, quel sorriso che non negava a nessuno e che la accompagnava in qualunque cosa facesse, in qualunque problema affrontasse, in modo trasparente e senza mai arretrare».
IL TOCCANTE RICORDO
Toccante l'intervento del sindaco reggente Cristina Borroni, suo braccio destro in questi sette anni di amministrazione: «Ti avevamo detto di rallentare, perché correvi troppo. Oggi siamo sbigottiti, increduli, ma ci fermiamo noi per te, a dare un senso a quanto accaduto. Il tuo discorso del 25 Aprile è un lascito morale e la tua morte con la fascia tricolore rappresenta in modo perfetto come svolgevi il tuo ruolo». Ripetuti applausi hanno accompagnato il feretro all'uscita della chiesa.
IL DOLORE DELLA FAMIGLIA
Distrutta dal dolore la famiglia (madre e padre del sindaco abitano a Castellanza). La mamma non ha abbandonato un minuto la figlia nella camera ardente allestita nella Sala delle Colonne di Palazzo Brambilla, a Castellanza. Migliaia le persone che hanno sfilato nella camera ardente.
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