ALTOMILANESE
Pasquetta al parco: «Ma lasciateci grigliare»
Famiglie riunite: per colpa di pochi, paghiamo tutti

Pasquetta alla baitina del Parco Altomilanese. Ci sono intere famiglie, soprattutto di origine meridionale, attorno ai tavoli in pietra vicini all’area giochi: godendosi la giornata primaverile, mangiano pasta al forno, polpette, pizze di verdure, panini imbottiti e focacce… Tutto rigorosamente preparato a casa come alternativa alle tradizionali grigliate, che nel polmone verde sono state vietate dall’anno scorso.
Ma è ugualmente festa, con genitori e figli, nonni e nipoti che si godono la scampagnata fra risate, brindisi e sano divertimento familiare. Fra i tavoli, però, aleggia un rimpianto: «Vorremmo tornare a grigliare come una volta».
Nessuna multa
Complice la giornata incerta, senza un sole convincente, ieri non c’è stato l’assalto di Pasquetta al parco: non mancavano, comunque, le famiglie numerose che si sono riunite attorno ai tavoli o sul prato per il classico picnic. Sì, perché non si può grigliare ma c’è chi si organizza perbene, senza rinunciare al pranzo fuori porta: «Certo poter mangiare la carne alla griglia sarebbe un’altra cosa, ma ci accontentiamo – esclama Pasquale Cisale – È triste non grigliare, ma ci siamo adeguati non avendo alternative. È comunque un peccato rinunciarci per colpa di chi si è comportato male». «Già – concordano i parenti – Per colpa di pochi ci abbiamo rimesso tutti». In effetti, dopo i piccoli incendi e i vandalismi contro le griglie in cemento, per l’Ente Parco e i Comuni consorziati non c’era alternativa che procedere col divieto: serrati i controlli della polizia locale di Busto Arsizio all’ingresso di Castellanza, ma non sono state fatte multe perché ormai la voce si è sparsa e chi non vuol rinunciare alla grigliata non viene più qui.
“Fateci grigliare”
Andrea Lacco concorda col divieto, «perché di fronte alle inciviltà non si poteva fare altro», ma sostiene che i tempi siano maturi per lanciare una proposta: «Si dovrebbe revocare l’ordinanza e puntare sui controlli: credo che sorvegliando bene, facendo multe, si eviterebbero i problemi degli anni passati».
C’è anche chi lancia l’idea di allestire una nuova area attrezzata per le griglie, così circoscritta «da poter essere ben sorvegliata. Sarebbe una buona soluzione di compromesso, mantenendo il divieto di usare le griglie nel verde sotto gli alberi». «Certo veniamo qui lo stesso perché è bello stare in famiglia all’aria aperta, ma grigliare era tutta un’altra cosa», commenta Sabrina Musumeci, mentre Leonardo Licausi, addentando un sandwich, scherza: «Non ci resta che mangiare pane». Insomma, si sono adeguati tutti, accontentandosi di portarsi il cibo da casa, ma la nostalgia delle griglie c’è sempre e comunque: così l’appello rivolto alle amministrazioni del consorzio (Castellanza, Legnano e Busto Arsizio) è di allestire un’apposita area per grigliare con una vigilanza costante di forze dell’ordine, guardie ecologiche o volontari della Protezione civile.
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