L’ANTICO MANIERO
Castello di Belforte: via al piano di restauro
Aperto dal Comune di Varese il bando da 400mila euro per la progettazione dei lavori. «Patrimonio storico da restituire alla città»

È stato aperto il bando per la progettazione dei lavori di restauro del Castello di Belforte. Lo ha reso noto oggi, venerdì 6 settembre, il Comune di Varese.
Dopo le opere di prima messa in sicurezza, i rilievi e gli interventi di bonifica, si passa ora alla gara per aggiudicare il servizio di progettazione di fattibilità tecnica, economica ed esecutiva per il restauro. «L’obiettivo del bando è quello di avviare la progettazione dei lavori per consolidare la struttura e poter nuovamente vivere e rendere visitabili alcuni spazi, attraverso un intervento di conservazione degli elementi architettonici esistenti» sottolinea il Comune.
«Prosegue il percorso per restituire un patrimonio storico alla città - commenta il sindaco Davide Galimberti. Dopo le opere preliminari eseguite, con questo bando si mira a rendere la struttura visitabile e accessibile, ad esempio permettendo dei percorsi visita tra le mura esistenti, valorizzando gli spazi al pianterreno e creando un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. Questo consentirà poi in una seconda fase di sviluppare delle proposte di fruizione a cui destinare il complesso: una fase in cui sarà importante il coinvolgimento della città, per favorire un utilizzo del bene che ne valorizzi l'interesse storico e culturale, cogliendo le opportunità di ulteriori future risorse anche attraverso la partecipazione a bandi europei, statali o regionali».
Il valore complessivo della progettazione è di circa 400mila euro, il termine per il ricevimento delle offerte è il 15 ottobre.
«Nei mesi scorsi sono state eseguite diverse opere preliminari importanti, necessarie e poco visibili - aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati -, si tratta di interventi delicati che spesso costituiscono la fase più importante. Ora con il nuovo bando si mira a consolidare la struttura e renderla accessibile e visitabile da parte dei visitatori. Un’opera che si inserisce all'interno di un percorso avviato dalla città per il recupero di beni di interesse storico artistico e che include anche la ex Caserma, Villa Baragiola, Casa Frasconi».
Gli interventi già eseguiti comprendono i lavori di demolizione dei fabbricati abusivi, le opere di disboscamento, le indagini geofisiche del sottosuolo con georadar, i rilievi dell’area tramite tecnologia drone e laser scanner, le opere di messa in sicurezza della colonna in pietra e delle parti edili esistenti.
«La futura destinazione del compendio, che ha ottenuto dal Ministero della Cultura un finanziamento di cinque milioni di euro per il recupero funzionale, sarà sviluppata a partire dalle opere di restauro a cui mira questo bando – spiega l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – con questi interventi infatti si intende rendere fruibile e accessibile il complesso storico, per poter attivare dei percorsi di visita tra le mura. In un secondo momento l’obiettivo è andare oltre e sviluppare una destinazione culturale specifica per il compendio».
Sono diversi parametri secondo i quali verrà valutata la proposta progettuale oggetto del bando. Oltre agli interventi di consolidamento strutturale e messa in sicurezza, verranno valute le proposte di recupero funzionale e di restauro conservativo del piano terra del corpo centrale, per rendere fruibile la struttura con la creazione di un punto di accoglienza riscaldato per i visitatori. In particolare costituiscono elementi di valutazione le proposte finalizzate al recupero dell’architettura storica del Castello. Sarà valutata poi la valorizzazione degli spazi al pianterreno, focalizzandosi sulle architetture che caratterizzano il monumento e le sue trasformazioni, con la valorizzazione delle pareti affrescate, restaurate e protette. Inoltre costituiscono elementi di valutazione le proposte per la realizzazione di percorsi di visita accessibili a tutti.
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