L’INIZIATIVA
Acquario nel vecchio lavatoio
La lente dell’Università sul paese dei pescatori: in progetto un sistema integrato che comprenderà le ghiacciaie

La festa del carpione è cominciata con una lezione a livello universitario nel lavatoio adiacente la riva del lago.
Un modo particolare per offrire un assaggio di quello che si è rivelato un momento gastronomico-culturale di considerevole portata.
Tutti, studenti, docenti del Politecnico di Milano e visitatori, in piedi attorno alla vasca che - nel progetto presentato dal Laboratorio progettuale finale degli studenti del terzo anno della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle costruzioni - potrebbe divenire un acquario per illustrare la vita sotto la superficie delle acque del lago.
Dopo l’inizio dato dal sindaco Emilio Magni, che ha ricordato l’utilizzo del lavatoio fino a due-tre anni fa da parte di donne che considerano speciali le sue acque, gli interventi dei docenti Paolo Gasparoli, Fabio Zangheri e Francesca Albani, hanno sottolineato l’ipotesi di valorizzazione e di ristrutturazione del lavatoio e della vicina casa dei pescatori, che potrebbe ospitare la documentazione di vari momenti legati alla pesca.
Il tutto all’interno di un sistema integrato che comprende altri luoghi significativi come le ghiacciaie, che portano il paese ad avere una connotazione particolare.
Saranno le laureande Chiara Parolini e Martina Pizzuti a discutere a breve una tesi che interessa Cazzago e che permette di unire la sfera universitaria a quella del territorio varesino. Tutti poi ad ammirare le tavole illustrative che rimarranno in mostra fino a settembre.
Il pranzo, grazie anche alla presenza dell’associazione “Sarisc” di Oltrona al Lago con il suo presidente Santo Cassani, ha dato modo ai tanti visitatori che hanno riempito tutti i tavoli al lago di piazza, così chiamato il lungolago, di gustare antiche ricette con il privilegio di ascoltare il professore Marco Saroglia, docente per il settore scientifico disciplinare delle Zoocolture presso l’Università dell’Insubria, sulla vita delle anguille.
«Bisognerebbe educare tutte le mamme a prepararle per i loro bambini - ha spiegato - essendo ricche di Omega 3 e di altre molecole preziose per l’alimentazione e lo sviluppo integrale delle giovani persone».
Un’altra novità in base ai più recenti studi è costituita dalla scoperta di una proteina, la parvalvumina, presente nell’anguilla, che potrebbe essere attiva per la prevenzione di patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer.
La festa è terminata con la presentazione, da parte dell’archeologa Sabrina Luglietti, di un pannello illustrativo, posto di fronte alle acque delimitate ora dalle boe, della stazione palafitticola di Cazzago, studiata di recente, in attesa che a settembre riprendano le attività di analisi e di ricerca per approfondirne la storia.
Tocco finale la presentazione del libro di Robertino Ghiringhelli, docente dell’università Cattolica di Milano, pubblicato dall’editore varesino Pietro Macchione: “Paolo Campi, un muratore in Parlamento. Da Cazzago a Gallarate alla Germania nazista.”
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