LA NOVITÀ
Cer e fotovoltaico: contributo 40% anche nei Comuni fino a 50mila abitanti
Firmato il decreto per l’accesso al finanziamento a fondo perduto che supera il precedente limite

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato un decreto che introduce importanti modifiche alla disciplina per l’incentivazione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e delle configurazioni di autoconsumo.
«È ora possibile accedere al contributo a fondo perduto del 40% per realizzare impianti fotovoltaici nell’ambito di Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) nei comuni fino a 50.000 abitanti, superando il precedente limite dei 5.000», afferma Mauro Vitiello, presidente di Camera di Commercio e di Malpensafiere Cer, di recente trasformata in associazione riconosciuta e multicabina. «Per la provincia di Varese significa poter beneficiare di tale contributo in 133 comuni, rispetto ai precedenti 88, e questo potrebbe dare ulteriore impulso agli investimenti in rinnovabili e all’autoconsumo collettivo, con significativi vantaggi economici e di carattere ambientale».
Ma sono anche altre le agevolazioni previste dal nuovo decreto, come la possibilità di ottenere un anticipo fino al 30% del contributo, e una maggiore flessibilità nei tempi di entrata in esercizio dei progetti. Mentre prima era previsto che gli impianti ammessi al contributo dovessero entrare in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione e comunque non oltre il 30 giugno 2026, nella nuova formula si dispone che siano soltanto i lavori di realizzazione a dover essere ultimati entro quella data, mentre l’entrata in esercizio è fissata entro 24 mesi dal completamento e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Il decreto sarà ora trasmesso alla Corte dei Conti per le verifiche di competenza, prima della pubblicazione e della successiva entrata in vigore. «Oltre a questo contributo a fondo perduto, per tutte le Cer presenti sul territorio, indipendentemente dal parametro degli abitanti, rimane la tariffa premio sulla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e immessa in rete. Il che vuol dire poter contare per la durata di 20 anni su introiti da redistribuire in base a determinati criteri sia ai soci “prosumer” - che producono e immettono energia - sia ai soci “consumer” - che semplicemente la consumano mentre altri la stanno producendo», aggiunge Mauro Temperelli, segretario Generale della Camera di Commercio di Varese.
Parte degli introiti sarà inoltre destinata ai soli consumatori diversi dalle imprese (per esempio enti del terzo settore, associazioni, etc.) e per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti.
Il punto della situazione sulle Comunità Energetiche, sia a livello nazionale che locale, sarà fatto nel corso di uno specifico appuntamento il prossimo 20 giugno a Malpensafiere nell’ambito del format “Energetica”, con l’importante presenza del presidente del Gse Paolo Arrigoni, oltre ad autorevoli esperti e promoter già attivi sul territorio.
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