GENEROSITÀ
Gli agricoltori salvano il circo
Gara di solidarietà per sfamare gli animali con fieno e cibo

Gli animali del circo sono in difficoltà? Ad aiutarli ci ha pensato il buon cuore degli agricoltori cerresi.
È una vera campagna di soccorso, infatti, quella avvenuta in questi giorni a favore di alcune specie circensi che avrebbero, altrimenti, rischiato di morire di fame. Sono stati i contadini della zona a dare una mano ai gestori del circo Kino, mettendo a disposizione fieno e cibo. Tutto è successo a causa dell’emergenza sanitaria in atto e in seguito agli ultimi decreti della presidenza del Consiglio dei ministri, con la Lombardia che è diventata prima zona rossa e poi zona arancione. Per le attività circensi si è trattato di un duro colpo con il blocco totale delle attività.
Il circo Kino era giunto nella piccola frazione di Cantalupo da alcune settimane. I gestori, un’unica famiglia, hanno così dovuto fermarsi sul posto, senza la possibilità di esibirsi. Oltre alle difficoltà legate al dover far fronte a una situazione economica difficile si sono posti problemi anche per il mantenimento degli animali. Il Kino, infatti, utilizza per suoi spettacoli leoni, tigri, struzzi, cammelli, serpenti e numerose altre specie. Al grido di aiuto hanno, però, risposto gli agricoltori locali (la Copagri con l’azienda agricola Fratelli Re, Confagricoltura con l’azienda Molaschi e le fattorie di Renzo Borsani e Massimo Paleari) nonché le associazioni sportive come la Virtus Cantalupo.
Tutti, con la regia dell’amministrazione comunale, hanno portato del cibo al circo (soprattutto decine di balle di fieno) per salvare gli animali.
«È un gesto bellissimo a pochi giorni dal Natale che deve essere sottolineato - hanno commentato in una nota dalla giunta comunale di Nuccia Berra -. Le opinioni sul circo sono le più disparate. C’è chi non condivide lo sfruttamento degli animali, specialmente delle bestie feroci fatte crescere in cattività, e chi invece ama moltissimo questi spettacoli e le loro attrazioni. Ma in questi momenti difficili non servono discussioni ideologiche. Un plauso va a chi, ancora una volta, ha dato lustro alla nostra comunità: al grande cuore solidale che contraddistingue l’associazionismo locale e il meraviglioso mondo agricolo del nostro territorio. Queste azioni positive vanno pubblicizzate il più possibile perché non si può vivere solo di cronaca nera e testimoniare queste storie nel periodo natalizio è ancora più bello».
Quanto avvenuto a Cantalupo, ricorda la difficile situazione vissuta dai giostrai del Luna park di Legnano che sono rimasti sul sito di piazza Primo Maggio a lungo malgrado la sospensione delle attività durante la fiera dei morti o le difficoltà del Circo internazionale città di Roma che lo scorso mese di luglio era rimasto bloccato a Saronno, con problemi economici per i circensi che non avevano i fondi per ritornare a casa.
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