TRIPOLI
Circa 1.500 migranti arrestati in Libia

(ANSA) - TRIPOLI, 26 LUG - Le forze di sicurezza libiche
hanno arrestato circa 1.500 lavoratori stranieri irregolari nei
pressi di Tripoli, "nell'intento di contenere il problema
dell'immigrazione clandestina in Libia", hanno annunciato le
autorità.
L'operazione di polizia è stata condotta all'alba ad
al-Sabaa, sobborgo di Tripoli, "sotto la diretta supervisione
del ministro del Lavoro, Ali al-Abed, alla presenza di ispettori
del lavoro, dell'Agenzia per la lotta all'immigrazione
clandestina e della polizia municipale", ha dichiarato in una
nota il ministero. "Le ispezioni hanno portato alla luce
abitazioni in cui vivono lavoratori stranieri irregolari. Questi
lavoratori, di varie nazionalità, non hanno permessi di
soggiorno, passaporti ufficiali e nemmeno cartelle cliniche", ha
detto Abed ai giornalisti. Centinaia di stranieri, per lo più
egiziani ma anche provenienti dall'Africa subsahariana, vivono
da anni in un campo circondato da mura e chiuso da un grande
cancello. All'interno, si trovano un minimarket, una macelleria
e dei venditori di frutta e verdura, ha osservato un giornalista
dell'Afp. "Circa 1.500 stranieri vivono in questo campo", ha
detto Abed. "Saranno trasferiti nei centri dell'Autorità per la
lotta all'immigrazione illegale. Verranno avviati procedimenti
legali contro di loro", prima della loro eventuale deportazione
nei rispettivi Paesi.
Durante un incontro a Tripoli all'inizio di luglio con
funzionari europei, il capo del governo di unità nazionale,
Abdelhamid Dbeibah, ha annunciato un piano per combattere
l'immigrazione illegale. Tra i 3 e i 4 milioni di migranti
"entrati illegalmente" si trovano in Libia, a circa 300
chilometri dalle coste italiane, secondo il ministro
dell'Interno Imad Trabelsi. (ANSA).
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