LA DECISIONE
Maltrattamenti all’asilo: maestrina patteggia
Respinto l’accordo per la titolare del nido. A giudizio il suo compagno

Maltrattamenti all’asilo: sì al patteggiamento della stagista, no a quello della maestra e titolare del micronido “I folletti del bosco”. Mentre il fidanzato di quest’ultima è stato rinviato a giudizio per atti osceni, commessi proprio all’interno della struttura educativa, dove si sarebbe spogliato e appartato in cerca di intimità con la compagna.
La vicenda esplosa alla fine del 2019 dopo la denuncia di alcuni genitori, che aveva convinto i carabinieri di Besozzo a piazzare delle telecamere nascoste nel nido di via Verdi, è approdata nell’aula del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Varese, Giuseppe Fertitta.
Il pm Giulia Floris aveva chiesto il rinvio a giudizio della maestra Simona Ferraris, 46 anni, e della sua stagista Laura Martinoia (24) per maltrattamenti.
Le vittime erano bambini di uno e due anni che - questa l’accusa - subivano violenza psicologica e fisica: le donne che avrebbero dovuto prendersi cura di loro li rimproveravano spesso per futili motivi, urlando, strattonandoli, mettendoli in punizione, spintonandoli, prendendoli anche a schiaffi.
All’insegnante in tirocinio vengono contestati sei episodi avvenuti tra settembre e ottobre di due anni fa. Mentre i metodi bruschi e aggressivi della titolare sarebbero iniziati già nel 2017: aggressività sfogata, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non solo con sberle e strattonamenti ma anche con insulti: «Fai schifo», «Sei rincoglionito», «Sei proprio un terrone!».
Comportamenti che avevano portato, a dicembre 2019, alla misura cautelare della sospensione per sei mesi dall’attività di insegnante.
Il gup ha accolto l’istanza di patteggiamento - a un anno, quattro mesi e venti giorni di reclusione (con la sospensione condizionale) - per Martinoia, difesa dall’avvocato Paola Lanza.
Respinto invece l’accordo tra la Procura e i legali di Ferraris (Fulvio Anzaldo e Claudio Casiraghi): la pena di un anno e mezzo è stata ritenuta troppo mite, alla luce del suo ruolo e del fatto che nessun risarcimento è stato offerto alle famiglie dei bimbi (cinque di loro si sono costituite parte civile con gli avvocati Giordano Muser, Massimo De Luca e Laura Panciroli).
Fertitta ha quindi trasmesso il fascicolo al presidente del Tribunale affinché fissi una nuova udienza preliminare davanti a un altro gup per la sola maestra. Il cui compagno, Mirco Permunian (classe 1978, difeso d’ufficio da Daniele Paci), è stato infine rinviato a giudizio - prima udienza a novembre davanti al giudice monocratico - per atti osceni. La maestra gli avrebbe permesso di restare all’interno dell’asilo durante l’orario di apertura, assumendo anche «atteggiamenti inadeguati, verbali e fisici, in presenza di minori».
Per esempio, si sarebbe denudato nel salone lasciando la porta aperta e, in due occasioni, avrebbe fatto sesso con la fidanzata.
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