PRESA DI POSIZIONE
Commercianti preoccupati: «Risolvere la questione viabilità». La replica della Provincia
Le attività commerciali di Laveno Mombello chiedono soluzioni a Comune, Provincia, Rfi e Regione in attesa della conclusione del cantiere Alptransit

I commercianti di Laveno Mombello, preoccupati per l’approssimarsi della stagione turistica, chiedono alle istituzioni di risolvere al più presto la questione relativa alla viabilità. Lunedì 31 marzo, nella sala consiliare di Villa Frua, si è riunita un’assemblea civica sulla viabilità del paese all’apertura del sottopasso Alptransit. La Provincia di Varese ha confermato che il cantiere che interessa il sottopasso sarà completato entro giugno. «Le 170 attività commerciali di Laveno Mombello – si legge in un comunicato – stanno pagando le spese di questi ritardi, che si ripercuotono in modo negativo sulla viabilità, facendo crollare il turismo. Servono certezze in vista dell’estate che sta arrivando. È necessario individuare una soluzione condivisa, in modo da rendere Laveno Mombello più accessibile».
«Adesso basta – commenta Andrea Moruzzi, fiduciario di Confcommercio Ascom Varese per Laveno Mombello –. L’Amministrazione comunale, l’Amministrazione provinciale, Rfi e la Regione non possono più tenere in sospeso questa situazione. È ora di smettere di giocare con il destino di chi vive al di qua del cantiere. Qui ci sono 170 attività commerciali di piccole e medie dimensioni, oltre 700 posti letto tra alberghi e case vacanze, due stazioni ferroviarie, il porto dei traghetti che collega Lombardia e Piemonte, e industrie che necessitano del passaggio di oltre 70 tir al giorno. Siamo tutti consapevoli che il progetto firmato nel 2018, la cui realizzazione era stata promessa entro il 2020, si basa su condizioni che nel frattempo sono mutate. Alla luce di ciò e dei ritardi accumulati, l’unica soluzione possibile sembrerebbe essere l’apertura della strada, che da cronoprogramma dei lavori sarà completata entro le prime settimane di giugno. Sarebbe altresì necessario individuare una soluzione provvisoria di rapida realizzazione per l’innesto della strada sulla viabilità di centro paese, in attesa di convenire su una soluzione definitiva, e permettere alle attività economiche del paese di vivere una stagione turistica normale, libera dai cantieri e dai problemi che il cantiere del sottopasso ha causato finora. Le attività economiche di Laveno, che hanno sospeso i loro investimenti a causa del cantiere, non possono accettare ulteriori ritardi. Se anche gli attori coinvolti hanno riconosciuto che la soluzione del 2018 non è più conveniente, devono comunque mettere il territorio in condizione di lavorare e accordarsi per una nuova soluzione. Inoltre, i successivi lotti di cantiere sono ancora da progettare, e non possiamo prevedere quali saranno le soluzioni viabilistiche da adottare per affiancare il nuovo ingresso del sottopasso. Dopo tanto lavoro e impegno da parte di tutti, ritengo che il progetto Alptransit debba portare un reale miglioramento al paese».
LA REPLICA DELLA PROVINCIA DI VARESE
«Prendiamo atto delle preoccupazioni espresse dai commercianti di Laveno Mombello e delle dichiarazioni di Ascom Confcommercio riguardo ai disagi causati dal cantiere del sottopasso AlpTransit. Comprendiamo le difficoltà legate all’attesa, ma è fondamentale riportare il dibattito su un piano concreto, basato su dati oggettivi. La Provincia di Varese, insieme agli altri enti coinvolti, non ha mai “giocato con il destino” di nessuno, tantomeno con quello di cittadini e imprese. L’intervento in corso è un’opera di rilievo strategico, concepita per migliorare la viabilità e non per complicarla. Proprio per questo, abbiamo già confermato che i lavori saranno completati tra fine maggio e inizio giugno – scrive in una nota il presidente Marco Magrini –. Il Comune di Laveno Mombello, già un anno fa, aveva sollevato dubbi sulla realizzazione della rotatoria prevista dal progetto. La Provincia non si è mai sottratta al confronto e, come stabilito dalla Convenzione, ha il ruolo di soggetto attuatore, con il Rup del progetto AlpTransit come braccio operativo. Tuttavia, qualsiasi modifica al progetto richiede l’accordo di tutti gli enti firmatari della Convenzione del 2017 (Regione Lombardia, Rfi e Comune di Laveno Mombello). Se si decidesse di non realizzare la rotatoria tra via Ceretti e viale Garibaldi, sarebbe necessario modificare formalmente la Convenzione. Questo tema sarà affrontato all’incontro organizzato da Regione Lombardia il 14 aprile. Se l’Amministrazione del Comune di Laveno intende orientarsi in una direzione diversa rispetto alla realizzazione della rotatoria, anche in relazione a eventuali soluzioni alternative che potranno emergere a seguito del confronto in Regione, la Provincia non potrebbe più garantire il rispetto della tempistica attuale. Infatti, va sottolineato che, in caso di una modifica, un nuovo progetto richiederebbe mesi, se non un anno, per essere sviluppato, autorizzato e realizzato, con conseguenti ritardi e il prolungamento della chiusura della strada. Le difficoltà ci sono state, ma valutare un’opera di questa portata con il solo filtro del disagio temporaneo significa perdere di vista l’obiettivo finale: un miglioramento strutturale della mobilità del territorio. La Provincia resta disponibile al dialogo e a confrontarsi con tutti gli attori coinvolti per assicurare che Laveno Mombello possa affrontare al meglio la prossima stagione turistica. Nel frattempo, se il progetto rimane quello approvato e sul quale si sta lavorando in sinergia, i lavori procedono e a giugno la viabilità avrà finalmente il miglioramento tanto atteso».
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