LE DICHIARAZIONI
"Con Spaziante solo amici"
L'ex generale della Gdf Mario Forchetti spiega i suoi rapporti con l'ufficiale arrestato

L’ex generale della Guardia di finanza Mario Forchetti (ora in pensione), che ha comandato anche il Gruppo di Varese e che a Varese abita, è amareggiato, ma deciso nel difendere la sua estraneità alle vicende oggetto dell’inchiesta della Procura veneta sui fondi neri del Mose.
Mercoledì 4 giugno, di prima mattina, i suoi ex colleghi gli sono piombati in casa per una perquisizione: gli hanno sequestrato telefoni, computer e documenti.
"Per prima cosa - dice - io non sono indagato, come era anche scritto nel mandato di perquisizione e per questo non ho nemmeno ritenuto di avvalermi dell’assistenza di un avvocato".
Che idea s’è fatta di questo provvedimento a suo carico?
Nel mandato si faceva riferimento alla mia amicizia con il generale Emilio Spaziante (arrestato nei giorni scorsi ndr). Conosco Spaziante dal 1970, quando entrambi frequentavamo l’accademia. E negli anni siamo rimasti amici, oltre ad avere forti legami di colleganza. Ma i nostri rapporti sono limitati a quest’aspetto. Io, d’altronde, non ho mai prestato servizio a Venezia".
Venerdì 6 aprile Forchetti ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico di presidente del Comitato regionale per la trasparenza sugli appalti in Lombardia, affidatogli dal governatore lombardo Roberto Maroni. Dimissioni respinte. Forchetti, che con il suo comitato era stato chiamato nei giorni scorsi da Maroni a verificare gli appalti legati alla sanità finiti al centro di un'altra inchiesta, ovvero quella che ha coinvolto anche l'Expo di Milano del 2015, "mi ha inviato una lettera in cui, molto correttamente, rimette il suo mandato - ha detto il governatore a margine di un evento -. Ho respinto le sue dimissioni perchè è accusato di essere amico di... e non sapevo che questo fosse reato. Ho piena fiducia in lui - ha concluso Maroni -, continuerà a fare quello che fa".
E a margine dell’inchiesta Expo, nei giorni scorsi era emersa una lettera, scritta da Maroni all’ad di Expo spa Giuseppe Sala, nella quale, ben dieci mesi prima degli arresti, il governatore chiedeva una "collaborazione fattiva" tra la società e il Comitato guidato da Forchetti. La risposta non sarebbe mai arrivata.
© Riproduzione Riservata