TRIBUNALE
Condannata a 3 anni la colf infedele
Sentenza di primo grado nel processo alla donna accusata di aver raggirato imprenditore di Tradate

Il pubblico ministero Arianna Cremona aveva chiesto per lei una condanna a 3 anni. E tanti le sono stati inflitta dal giudice Andrea Crema. Si è concluso oggi, martedì 7 gennaio, il processo di primo grado a carico di una colf 47enne, di nazionalità romena, accusata di aver raggirato un facoltoso imprenditore morto nel 2022 all’età di 85 anni. Secondo la Procura, la collaboratrice domestica approfittò delle condizioni dell’anziano - «Non aveva una demenza grave, ma un disturbo neurocognitivo maggiore» - per svuotargli il conto corrente, intascandosi un milione e 600mila euro tra bonifici, assegni, contanti, una proprietà immobiliare (una tenuta da caccia in Romania) e una polizza vita.
La donna è stata ritenuta responsabile del reato contestato ma solo per i fatti avvenuti dopo il gennaio 2016 ed è stata inoltre disposta la nullità del legato testamentario risalente al 2017.
Il risarcimento sarà stabilito in sede civile, però è stata disposta una provvisionale di 25mila euro in favore dell’ex moglie e di 50mila per il figlio dell’uomo, che si erano costituiti parte civile.
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