L’ULTIMO SALUTO
«Continua a correre lassù», l’addio degli amici a Enzo Pronesti
Forte cordoglio ai funerali del podista di Venegono Inferiore, vittima di un incidente stradale nel Novarese

Se n’è andato con il suo cappello da alpino e con la maglia da corsa di chi puntava alla meta senza risparmiarsi mai. Chiesa piena questo pomeriggio a Venegono Inferiore per l’ultimo saluto ad Enzo Pronesti, il podista di 71 anni morto nelle prime ore di domenica 1 dicembre, vittima di un incidente stradale lungo la circonvallazione di Romentino mentre era diretto alla linea di partenza dell’ennesima maratona.
L’OMELIA
Una persona custode del segreto della vita che «sta nel donarsi agli altri non nei gesti eroici, ma nella fatica del quotidiano», l’ha definito il parroco, don Roberto Rossi: una capacità - quella di mettersi al servizio del prossimo - che ora «gli ha permesso di stare sul podio del Paradiso».
IL RICORDO
Presenti alla funzione funebre nella parrocchiale di Venegono tanti podisti del Varesotto - qualcuno con le scarpe da corsa e il cappellino tipico dei maratoneti - a partire da quelli della società di atletica di Malnate della quale Pronesti era portacolori. «L’uomo del sorriso»: così l’ha ricordato dall’altare il presidente del Campus Varese Runners, Rinaldo Francesca. Per tutti Pronesti è stato un esempio di dedizione e talento. «Enzo, continua a correre lassù», le parole dell’amico che con lui condivideva la passione sportiva. A scortare la bara verso l’uscita gli alpini del gruppo cittadino, con le insegne della sezione provinciale e la piuma sul cappello.
© Riproduzione Riservata