CORONAVIRUS
Guarito il paziente 1 di Varese
L’ha annunciato il professor Grossi durante la conferenza stampa in Regione. I dati del contagio: 44.773 positivi in Lombardia, si conferma la tendenza al rallentamento

Si conferma il trend al rallentamento delle linee nei principali indicatori del contagio in Lombardia.
E, a margine della conferenza stampa quotidiana via Facebook da Palazzo Lombardia, anche una buona notizia per Varese: il professor Paolo Grossi, il direttore delle malattie infettive all’Asst Sette Laghi (uno dei due esperti presenti accanto all’assessore Gallera, l’altro è il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano Giuliano Rizzardini, ndr) - ha annunciato la conclusione positiva del “caso 1” registrato all’ospedale di Circolo. «Oggi abbiamo dimesso il primo paziente contagiato in provincia di Varese - ha detto Grossi -, un ottantacinquenne con plurime patologie pregresse che, nonostante l’età avanzata e la situazione grave al momento del ricovero, è di fatto guarito».
L’uomo, residente ad Arcisate, era stato ricoverato il 5 marzo scorso e, dopo di lui, anche la figlia cinquantenne ed altri parenti.
Se per la donna la guarigione era arrivata nel giro di una settimana e con essa il ritorno a casa, l’anziano ha continuato a lottare per altri quindici giorni ed alla fine anche il suo percorso è arrivato a una svolta positiva. Nel pomeriggio, come ha annunciato subito anche la pagina Facebook dell’Asst, è stato trasferito in una casa di cura della Provincia dove continuerà la convalescenza, ma le sue condizioni sono in netto miglioramento.
I DATI
«Continua la situazione positiva nell’evoluzione del contagio - ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera -, ma adesso sarebbe folle allentare la stretta. Capisco che, soprattutto per chi ha bambini piccoli, sia molto dura, ma proprio lo stare in casa è quello che ci ha portati a vedere questa luce in fondo al tunnel. Come Regione stiamo reagendo con fermezza a messaggi di riapertura che arrivavano da più parti, ora sarebbe davvero troppo pericoloso, non dobbiamo ridurre il distanziamento sociale che è fondamentale».
L’aggiornamento dei dati regionali parla di una crescita di 1.656 positivi in Lombardia nelle ultime ore (il totale passa a 44.773), incremento maggiore rispetto a quello degli ultimi due giorni, ma anche a fronte di un maggior numero di tamponi effettuati, circa settemila per un totale dall’inizio dell’emergenza di oltre 121mila.
«Per quanto riguarda il totale dei ricoverati (11.927, +44) e dei pazienti in Terapia intensiva 1.342, +18) si conferma il trend positivo, mentre i decessi sono arrivati a quota 7.593 (+394) e i pazienti dimessi sono più di undicimila».
LE PROVINCE
«Ovunque, anche nella città di Milano dove la crescita appare maggiore - aggiunge Gallera - si sta confermando una riduzione significativa della pressione sui pronto soccorsi».
Per quanto riguarda le province lombarde, Milano balza in testa con 9.522 positivi, 611 casi più di ieri (3.815 e + 159 per il solo capoluogo) e una crescita maggiore rispetto ad altre realtà, ma in assoluto, vista la popolazione molto maggiore, la situazione resta tutto sommato sotto controllo.
A seguire Bergamo (9.039 e +236) e Brescia (8.598 e +231) entrambe con crescita in calo.
Per quanto riguarda Varese, i nuovi casi sono 44 per un totale di 937 che la confermano la provincia con il tasso più basso abitanti-positivi. «I dati confermano che la crescita è rallentata - conclude Gallera ricordando che in tutta la Regione continuano ad entrare in funzione le nuove Usca (unità speciale di continuità assistenziale), con centinaia di visite a pazienti a domicilio. «Due sono partite anche sul territorio dell’Ats Insubria (a Busto Arsizio e Saronno), domani avverrà lo stesso a Varese.
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