CORONAVIRUS
L’emergenza frena lo smog
I dati Arpa confermano un parziale miglioramento dell’aria a fronte della psicosi da contagio

L’inquinamento e l’emergenza Coronavirus: un binomio apparentemente senza legami, ma che sotto la lente d’ingrandimento può rivelare una relazione molto più intricata di quanto si immagini.
La diffusione del virus in Lombardia, coinvolgendo seppur marginalmente per ora la nostra provincia, ha avuto delle ripercussioni anche sull’inquinamento e sulla qualità dell’aria respirata.
Con le persone paralizzate nelle proprie abitazioni e con la vita quotidiana scombussolata dopo il rischio contagi, le polveri sottili ne hanno risentito e i dati Arpa dimostrano, seppur non in modo clamoroso, che qualche miglioramento dell’aria c’è stato. Dunque, psicosi virus sì, ma con meno smog.
Nella settimana dal 17 al 23 febbraio, le polveri sottili a Varese sono risultati al di sopra del limite solo per due giorni (lunedì 17 con 69 microgrammi per metro cubo e domenica 23 con 53). I dati sono in linea in tutto il territorio: a Busto Arsizio nella stessa settimana, i Pm10 hanno fatto registrare quattro giorni sopra la soglia: dai 76 microgrammi per metro cubo di lunedì 17 febbraio ai 52 di sabato 22, per fare alcuni esempi.
Spostandoci nella prima settimana di limitazioni a causa della diffusione del virus Co-vid 19 (lunedì 24-domenica 1 marzo), il dato lampante rispetto ai sette giorni precedenti è che in generale solo nella giornata di martedì 25 febbraio in tutto il territorio i limiti del Pm10 sono stati infranti, passando dai 63 microgrammi per metro cubo di Busto Arsizio ai 94 di Saronno. Il resto della settimana le polveri sottili si sono attestate nella legalità e comunque non al di sopra dei 50, ad eccezione di Saronno nella giornata di lunedì 24 (55 microgrammi per metro cubo).
Il miglioramento dell’aria è certificato soprattutto nelle giornate a ridosso del weekend appena trascorso con un brusco abbassamento del Pm10 in tutto il territorio. La differenza è sostanziale: a Busto passiamo dai 52 di sabato 22 febbraio ai 31 di sabato 29. A Legnano nelle giornate di giovedì 27 e venerdì 28 si registravano 12 microgrammi per metro cubo, mentre nella settimana precedente troviamo i 25 di giovedì 20 e i 37 di venerdì 21 febbraio. Valori più alti ma sempre sotto alla soglia.
Questa tendenza è stata confermata in altre zone, dove addirittura a Saronno si è passati dai 37 microgrammi per metro cubo di venerdì 21 febbraio ai 10 di venerdì 28.
La differenza si accentua se analizziamo i dati di domenica 1 marzo rispetto al weekend precedente, quando l’emergenza del virus era appena scoppiata. Domenica 23 febbraio sia Busto Arsizio che Varese facevano registrare un valore di 53 microgrammi per metro cubo, 56 invece a Saronno. Marzo si è aperto con valori diminuiti di quasi la metà: 28 a Busto Arsizio, 29 a Legnano (rispetto ai 53 di domenica 23 febbraio), 24 a Varese e 28 a Saronno.
In generale, i dati Arpa hanno tracciato una settimana dove l’inquinamento si è ridimensionato e la qualità dell’aria è migliorata, soprattutto nel fine settimana appena trascorso. Complice anche l’immobilizzazione a fronte dell’emergenza Coronavirus.
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